La Vanoli e Sklavos si separano

Come ampiamente previsto sin dalla fine della stagione regolare, Vangelis Sklavos non è più un giocatore della Vanoli Gruppo
Triboldi. Arrivato come sesto uomo di lusso reduce dall'ottima annata di Rieti, dopo le positive prestazioni dei primi due mesi la sua stagione è andata sempre più a sud, fino al definitivo accantonamento nella gestione Caja.
Ieri era il termine ultimo a disposizione della società per pagare il buy-out previsto ed uscire dal contratto biennale siglato con l'ala greca la scorsa estate: il front-office biancoblù, ora diviso tra Las Vegas e Zara, ha sfruttato quest'opzione, tenuta in stand-by a lungo anche alla luce della partenza di Marco Cusin in direzione Pesaro, che ha giocoforza costretto a cambiare le strategie sul parco lunghi. Definita la sua transazione, la Vanoli può concentrarsi unicamente sul completamento dei mancanti tre quinti dello starting five: per lo spot di '3' caccia aperta sul mercato europeo, con l'intenzione di portare a Cremona un giocatore importante e di sistema: Marin Rozic e Mihalis Pelekanos rimangono nomi d'attualità. Sui lunghi, vivo l'interesse per Brian Cusworth e Trent Plaisted, ma riaffiora anche l'ipotesi C.J. Wallace. Per quel che riguarda l'ala piccola da panchina c'è un discorso aperto per il ritorno di Mauricio Aguiar, così come restano in piedi altre ipotesi, vedi quella di Guido Rosselli.
Michele Talamazzi