Pippo Faina parla del debutto di fuoco della sua Tezenis al PalaDozza
Ci siamo. La Tezenis comincia domani alle 18 sul campo della Fortitudo, favorita assoluta alla vittoria finale, la sua avventura nel campionato di Serie A Dilettanti. «La squadra sta bene - ha spiegato Pippo Faina, coach della Tezenis, a pochi minuti dall’ultimo allenamento settimanale - siamo concentrati e carichi. Ci aspetta l’impegno più difficile, fa niente. Via il dente, via il dolore. È la prima per noi, è la prima anche per loro. Sono tranquillo, arriviamo a questa partita come avrei voluto».
Come dovrà giocare la Tezenis contro questa Fortitudo?
«Dobbiamo cercare di fare bene quello che sappiamo fare, senza la presunzione di chi vuole andare oltre azzardando soluzioni diverse da quelle che i ragazzi hanno acquisito. In più, ovviamente, dovremo metterci massima intensità sbagliando il meno possibile».
Che campionato aspetta la Tezenis?
«Un campionato di lotta, con l’obiettivo di entrare nei play-off. Ci aspettano partite equilibratissime, la forbice dei valori è molto sottile. Tranne un paio di formazioni sulla carta più forti di tutte ed un altro paio che sulla carta hanno qualcosa in meno per il resto sarà battaglia punto a punto. Il discorso play-off è aperto ad un gran numero di squadre. Ripeto, prevedo una lotta senza quartiere. Una volta raggiunto l’obiettivo poi il quadro cambierà, da lì in avanti ognuno si giocherà le sue chances con molta più serenità».
Quale fattore più di tutti farà la differenza in questo torneo?
«Mille o nessuno. Quando l’equilibrio è così forte basta pochissimo per cambiarti una stagione. Un momento difficile, uno di troppa esaltazione, un semplice episodio o anche un solo fischio possono darti vantaggi indescrivibili così come penalizzarti fortemente. Poi ci sarà sempre la squadra-sorpresa, quella non manca mai. Così come la delusione. Un concetto però vorrei ribadire: il rendimento non sarà la semplice sommatoria delle qualità dei giocatori, del lavoro della società e dello staff. Il valore aggiunto sarà la facilità nello stare insieme, tecnicamente e umanamente».
Pronti a partire?
«Quando cominci non sei mai al 100%, hai sempre dei margini di crescita. In attacco così come in difesa. Non so dire quanti però, questo non lo sa nessuno».
La Tezenis troverà un palazzetto tutto esaurito…
«Saremo di fronte ad una situazione non abituale per questo campionato. Tranne Nobile, De Pol ed il sottoscritto nessuno ha mai giocato a Piazzala Azzarita in un palazzetto pieno. E neanche i due arbitri hanno mai visto una cosa del genere. Questo impatto va superato prima possibile, altrimenti meglio non iniziare nemmeno. La cosa migliore sarebbe comportarsi da menefreghisti assoluti, ma non può essere così. Molto dipenderà da come i ragazzi sapranno controllare questa voglia emotiva. In questi giocatori ho comunque tanta fiducia, hanno valori importanti e lo dimostreranno».