BI come Basket: Intervista a Nicola Minessi (VIDEO)

Continua il viaggio di Piemonte Notizie, il settimanale di attualità in onda sulle principali emittenti televisive regionali e sul canale 879 della piattaforma Sky che vi accompagna alla scoperta dei volti del basket piemontese. Questa settimana torniamo sul parquet del Lauretana Forum di Biella per incontrare l’uomo in copertina della scalata biellese al Grande Basket, Nicola Minessi, l’idolo, l’amico, il leader,“il Mine” per tutti, protagonista simbolo delle promozioni rossoblu dalla B1 alla Serie A.
Nicola, la storia di Pallacanestro Biella è la tua storia. Cosa si prova a essere l’idolo di un’intera città?
“Sono arrivato a Biella tanti anni fa, sono cressciuto a livello sportivo con questa città e questa società. Più che un idolo penso di essere un amico”.
Hai qualche passatempo preferito al di fuori del tuo lavoro?
“Con il Canc e tutti gli altri è difficile avere qualche passatempo. Di tempo libero ne abbiamo veramente poco, però passarlo con gli amici veri e la morosa, godersi una buona cena credo sia un buon vivere”.
Della tua lunga carriera c’è un momento particolare, uno scatto, una fotografia alla quale sei più legato?
“Proprio qualcosa di particolare non c’è. Forse la prima volta che andai via di casa per venire a Biella. Quasi diciotto anni fa. Sì, quel viaggio con la mia macchina, la mia Fiat Uno per venire a Biella”.
C’è una colonna sonora nella tua carriera?
(ride)
Empire State of Mind di Alicia Keys?
“Quello è il mio brano preferito. Una colonna sonora…della musica demenziale” (ride).
La squadra più forte che tu abbia mai incontrato?
“Ne ho incontrate talmente tante… Penso che alla fine sia Siena”.
Il quintetto più forte di Biella con il quale hai giocato?
“Anche in questo caso ce ne sono stati talmente tanti… Metto il più forte dopo le partite: Max Lo Savio, Nicola Ogliaro, Muzio Alessandro. Quelli lì sì che erano dei campioni. A ‘La Barraca*’ però!” (ride). *locale di Biella
La vittoria più bella?
“Sono tutte così belle, è difficile trovarne una. Spero la prossima che verrà, perchè sarà quella che darà la certezza a Biella di rimanere un altro anno in Serie A”.
La promozione più emozionante? Quella in B1 con la tua leggendaria schiacciata?
“Sì, la prima. Quella promozione ha permesso all’entusiasmo e a tutto il resto di esplodere”.
Per completare, la sconfitta più dolorosa?
“Il primo anno in Serie A2 in finale con Reggio Calabria. In realtà non era stata poi così dolorosa perchè eravamo arrivati a giocarcela quasi per miracolo. Però sei vinci quel playoff vai subito in Serie A1”.
Che cosa avrebbe fatto Nicola Minessi se non avesse giocato a basket?
“Penso di finire tra poco, non credo di giocare ancora per molto e non so’ assolutamente cosa fare, quindi se non avessi giocato a pallacanestro non saprei dirti cosa avrei fatto”.
A 17 anni giocavi già in A2 con la squadra della tua città, Brescia. Che cosa ti ha spinto a scegliere la pallacanestro?
“La grande passione che ho per lo sport in generale, un momento bello, di amicizia e di aggregazione che insegna molto. E poi l’amore immenso per questo sport”.
In conclusione, che consiglio daresti ai tanti ragazzi che muovono oggi i loro primi passi sul parquet?
“Il consiglio di giocare più a lungo possibile. Non importa in qualche categoria o con quale squadra. Stare in un gruppo, stare con amici, con compagni di squadra, al tempo d’oggi penso sia la più grande educazione che possano ricevere. Da tutto il resto può arrivare ben poco. Rispettare i compagni di squadra invece è super educazione”.
Quindi non sai proprio cosa farai da grande?
“No, non lo so. Spero di divertirmi come ho fatto da piccolo”.
Servizio tratto dalla puntata di Piemonte Notizie del 25-31 marzo 2012.
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