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: Panthers, Lavinia Lucantoni: «La A1 a Roseto è speciale»

ESCLUSIVA PB: Panthers, Lavinia Lucantoni: «La A1 a Roseto è speciale»

(di EDUARDO LUBRANO). Lavinia Lucantoni deve compiere 20 anni a luglio ma ha già due promozioni importanti nel suo palmares: dalla serie B all' A2 col Basket Roma e da pochi giorni, dalla A2 all' A1 con le Panthers Roseto. Oltre a tutte le Nazionali giovanili. Una playmaker in crescita. 
"Emozioni simili ma diverse allo stesso tempo - dice la playmaker romana - perché quella col Basket Roma è stata la ciliegia su un percorso straordinario realizzato con la squadra della mia città e nella quale ho iniziato giocare quando avevo 4 anni. Poi è venuta dopo lo scudetto U19, con tante compagne di lunga data. Insomma una festa bellissima da ogni punto di vista, pur sapendo che era la fine di una strada meravigliosa.
Questa promozione a Roseto è un sogno. È un successo anche professionale che abbiamo vissuto insieme allo staff, la società, il pubblico...il.mare....
"

Il mare? Già, Roseto, il mare...anche il prossimo anno?
"Sì! Ho firmato da poco per rimanere, anche prima di sapere che serie avremmo fatto ma sapendo che anche lo staff sarebbe stato lo stesso. Sto troppo bene qui e credo sia la scelta giusta per me. Sono vicina a casa, c'è il mare appunto, sono contenta."

La dedica per la A1 a chi va?
"A mia nonna che pur non essendo nelle migliori condizioni è venuta a Roseto a seguirmi e mi ha dato tanta gioia. Ai miei genitori. Al Basket Roma perché senza il mio club non sarei qui adesso. Faccio due nomi per rappresentare tutta quella società: Luciano Buongiorno il mio allenatore e Federica Tonni la preparatrice atletica".

In cosa si sente cresciuta dopo questa stagione?
"Nella consapevolezza di quello che devo fare in campo. Venivo dal Basket Roma dove pur essendo tutte giovani, ero un po' la "senior" per anzianità di militanza e dovevo gestire il gruppo. A Roseto ovviamente mi sono mancati certi punti di riferimento e quindi ho lavorato su questo. La fiducia che Simone Righi, il coach, lo staff e le compagne mi hanno dato via via mi ha aiutato tantissimo, alla fine sono stata in campo 26 minuti a partita. E questo ha accresciuto la mia sicurezza".

La mettiamo a posto quella percentuale da 3?
"Ah sì, quella...ci sto lavorando tanto. Mi rendo conto che è un' opzione necessaria nel mio bagaglio tecnico se voglio giocare a certi livelli. Ma confesso: non è una priorità in campo rispetto a mettere in ordine la squadra, far segnare le mie compagne, aiutare la squadra in tanti modi. Ci lavoro, tanto comunque sul tiro da 3".

Lei ed Espedale, giovani ma già tanto al timone di una squadra importante...
"Giane è grande. Ho molta stima di lei e per quello che sta facendo. Possiamo giocare insieme perché oltre a capirci con uno sguardo e quindi ci aiutiamo quando serve, siamo complementari. Ad esempio lei tira bene da tre... È proprio una bella cosa ". Qui l' intervista con la giocatrice italo/argentina

Lei quando ha sentito che potevate fare l'impresa?
"Quando abbiamo battuto Sanga in Coppa Italia. Venivamo da un periodo difficile dopo tante vittorie e ci serviva una scossa. Dovevamo incontrare squadre forti oltre quelle del nostro girone. Lì ho cominciato a sospettare che poteva farcela. Poi certo la vittoria ad Udine in gara uno dei quarti che però era obiettivamente in un momento di grande difficoltà pur essendo sempre una squadra forte".

Eppure all' inizio eravate poco considerate o sbaglio?
"Ci credevano un outsider. La maggior parte delle persone ci dava a metà classifica con qualche sprazzo di vivacità. Alcuni addirittura credevano che il nostro obiettivo fosse la salvezza. A questo io non ho mai creduto ma fino al momento "Sanga" nemmeno pensavo che avremmo vinto. Meglio così. Per questo io credo che la Coppa Italia per noi sia stata un test".

A vent'anni magari non ci si pensa ma lei ha un piano B dopo il basket giocato?
"Mi sono iscritta a Giurisprudenza a La Sapienza di Roma perché mi piacerebbe fare l' avvocato Mi interessa e mi piace conoscere le leggi e sapere nel caso come difendermi".
Riposo, vacanze?
"Ora riposo. Poi se verrò convocata ci sarà la Nazionale U20 e ci sarebbe anche quella U21 3x3 che però coincide con l' U20. Vedremo. Le mie vacanze dipendono da queste situazioni: vorrei andare alle Maldive col mio ragazzo e fare una settimana con i miei genitori. Tra poco ne saprò di più."