Si affilano i coltelli: pericolo scissione per EuroLague Basketball?

L'assemblea di ECA di questa settimana avrebbe dovuto nominare il nuovo CEO al posto del dimissionato, ormai da un anno, Jordi Bertomeu. Il famoso incontro segreto di Istanbul (Panathinaikos, Olympiacos, Efes, Maccabi, CSKA, Zalgiris, Armani) e la mancanza di risposte pubbliche a tutti i quesiti di mala gestio che erano stati sollevati dalla stampa facevano pensare che, a colpi di maggioranza, si sarebbe avuto un avvicendamento nella direzione del campionato continentale.
Come sappiamo, nel frattempo la guerra Russia-Ucraina ha indebolito il fronte dei rivoltosi con il CSKA messo nell'angolo. I club che chiameremo per comodità pro-Bertomeu hanno inscenato una discreta gazzarra: secondo la stampa spagnola si sarebbe arrivati addirittura a minacciare di adire le vie legali, che di fatto aprirebbero la strada a una scissione delle squadre spagnole cui chissà se si accoderebbero Efes e Fenerbahçe.
Cosa dicono i contro-rivoluzionari? "Ritengono che ci sia un abuso di potere - scrive mundodeportivo.com - dietro le continue accuse confuse e infondate che danneggiano non solo personaggi prestigiosi ma anche l'organizzazione collettiva. Inoltre, ritengono che tale maggioranza si protegga da ritardi ingiustificati nell'esecuzione di precedenti decisioni collettive sull'incorporazione di ulteriori proprietari (ASVEL Villeurbanne e FC Bayern Monaco), il che a loro avviso dimostra la malafede di tali azioni."
Intanto una delle due decisioni prese, la riammissione al voto del CSKA anche senza poter partecipare al campionato, rafforza il fronte anti-Bertomeu. Non sono stati diffusi dati sulla crescita del fatturato e della audience (come indicato dal sito spagnolo) il che andrebbe a confermare le tesi che abbiamo esposto in pianetabasket.com sul fatto che non vadano così bene: quello che scrive mundodeportivo è troppo generico per essere preso seriamente in considerazione.
Così non è arrivata la nomina di Dejan Bodiroga alla presidenza, un nome ottimo per la rappresentatività di EuroLeague ma che necessita uno sdoppiamento di ruoli visto che si dovrebbe aggiungere un amministratore finanziario competente, con lo scopo di recuperare collegialità nella gestione del campionato.
Bodiroga è in ottimi rapporti con la FIBA da ex vicepresidente della federazione serba, e tra due anni, con la scadenza del mandato di Giovanni Petrucci dalla presidenza della FIP, il consigliere federale Ettore Messina sarebbe già dentro l'ingranaggio per esserne il successore. In effetti non sembra un caso che il contratto del coach dell'Olimpia vada in scadenza a giugno 2024, l'anno olimpico.
Un riavvicinamento e un riappacificamento con FIBA aprirebbe la strada ai ricchi e remunerativi sponsor che fanno parte dell'area olimpica e potrebbe contribuire a migliorare i conti finanziari e far esplodere la redditività di ECA. In tutto questo ci sono due ordini di problemi: IMG e la SuperLega europea di calcio.
IMG ha un contratto le cui clausole non si conoscono ma è evidente che nessuno vuole perdere la propria fetta di torta. La SuperLega europea ha usato come grimaldello l'indipendenza che Bertomeu aveva creato per EuroLeague nei confronti FIBA per liberarsi dal giogo UEFA. Lunedì 11 luglio comincerà la maxi-udienza alla Corte europea di Giustizia del ricorso presentato (guarda caso) da Real Madrid e Barcelona (più la Juventus) e ci vorranno dalle 10 alle 12 settimane per avere una sentenza dirompente o il ritorno all'ovile definitivo. Anche in casa ECA conviene aspettare e vedere cosa succede.