Mondiali | Noah Lyles non si pente di aver criticato i giocatori NBA

Mondiali | Noah Lyles non si pente di aver criticato i giocatori NBA

Ride bene chi ride ultimo. Per aver detto ad alta voce ciò che molti hanno pensavano, Noah Lyles ha subito un torrente di critiche da parte di star dell'NBA come Kevin Durant, Damian Lillard e persino Tyrese Haliburton. Il tre volte campione del mondo di atletica leggera aveva attaccato il termine “campioni del mondo” che si attribuisce ai campioni NBA (ma anche del football e del baseball).

“Quello che mi dà più fastidio è guardare le Finali e vedere [che i campioni NBA] hanno scritto sulla testa il termine 'campione del mondo'. Ma 'campione del mondo' di cosa? Gli Stati Uniti?“, aveva scherzato il nuovo re dello sprint mondiale. “Non fraintendermi, a volte amo l'America, ma non è il mondo intero. Noi [i Mondiali di atletica, ndr] siamo il mondo, qui c'è quasi ogni Paese, che lotta, dà il massimo, espone la propria bandiera. Nella NBA non ci sono bandiere."

La retrocessione degli USA alla finale per il terzo posto ai Mondiali FIBA 2023 è stata l'occasione per GQ di interrogare Lyles sui forti attacchi subiti. "È solo una situazione in cui finalmente hanno deciso di ascoltare, visto che lo dico da anni. In effetti, tutto il mondo lo dice da anni. Questa è solo la prima volta che prestano attenzione alla questione e danno la loro opinione. Ad essere onesti, penso davvero che la NBA sia il campionato migliore. Non ne ho mai dubitato. Ma c’è un livello di incomprensione da entrambi i lati di questo sport. C’è la parte nazionale e quella globale, e non puoi avere un titolo di campione del mondo senza affrontare il resto del mondo." E nel basket maschile, gli Stati Uniti non sono campioni del mondo dal 2014.