LBA - I vantaggi per Olimpia Milano e Virtus Bologna con il decreto crescita

LBA - I vantaggi per Olimpia Milano e Virtus Bologna con il decreto crescita
© foto di Savino Paolella

Nel decreto Milleproroghe per il 2024 del governo Meloni è saltato il cosiddetto "bonus sportivo", che aveva permesso di portare in Italia non solo campioni stranieri ma anche riportare giocatori e allenatori italiani di altissimo profilo nel nostro campionato sia per il calcio che per la pallacanestro, unici sport di squadra professionistici in Italia. E grazie alla soglia minima prevista dal Decreto per gli ingaggi pari a 500mila euro, contro 1 milione di euro minimo richiesto nel mondo del calcio, Olimpia Milano e Virtus Bologna hanno banchettato per rendersi competitive in EuroLeague.

Il conto l'ha fatto Matteo Spaziante su calcioefinanza.it, di cui riportiamo alcuni stralci. Nell’estate 2019 arrivano a Milano Ettore Messina in panchina e Sergio Rodriguez in campo, a Bologna Milos Teodosic. Nel 2020 la Virtus riporta in Italia Marco Belinelli mentre a Milano arrivano Luigi Datome, Kyle Hines e Shavon Shields e nel 2021 Nicolò Melli. Bologna prende in panchina Sergio Scariolo e causa lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina Daniel Hackett e Toko Shengelia. Nel 2022 Milano saluta Rodriguez e porta Kevin Pangos e Johannes Voigtmann, e nel 2023 Nikola Mirotic. 

Il limite minimo per accedere al bonus di 500.000 euro, ovviamente, non era alla portata delle altre 14 squadre di serie A, che nella prossima stagione si troveranno più vicine alle due ricche e blasonate avversarie, se le pressioni del mondo del calcio non faranno rientrare dalla finestra il provvedimento bocciato e sbattuto fuori dalla porta. Spaziante offre poi un paragone con le due avversarie spagnole di EuroLeague.

"Nel bilancio 2023 l’Olimpia ha registrato ricavi per 35 milioni, con costi per gli stipendi per 22 milioni e un rosso di 5 milioni, mentre la Virtus ha avuto un fatturato di 25 milioni, stipendi per 20 milioni e un rosso di 8 milioni: in Spagna, invece, Real Madrid e Barcellona pesano sui conti dei rispettivi club calcistici, con i blancos che nel 2022/23 a fronte di 22 milioni di ricavi hanno avuto costi per 50 milioni e un rosso di oltre 30 milioni, mente i blaugrana hanno registrato un fatturato di 14 milioni con costi per circa 50 milioni e un rosso sempre pari a 30 milioni."