Lega A - Avellino, De Cesare esce fiducioso dall'incontro in Procura federale

Lega A - Avellino, De Cesare esce fiducioso dall'incontro in Procura federale

E' avvenuta oggi l'audizione di Gianandrea De Cesare, proprietario della Scandone Avellino e dello sponsor Sidigas, insieme al presidente della Scandone Giuseppe Sampietro e al legale Mauriello, presso la procura federale della FIP a Roma per il caso del tesseramento del giocatore Patric Young. Chi nelle ore seguenti ha incontrato il manager napoletano ha detto di averlo trovato "sereno e fiducioso" sul  buon esito della vicenda, dopo aver ribadito agli inquirenti la tesi sulla correttezza e sulla buona fede nel tesseramento del cestista americano, avvenuto lo scorso mese di dicembre.

Ricordiamo che la vicenda è unica nel suo genere, non ha precedenti e non ha nemmeno una specifica sanzione prevista dal regolamento. In buona sostanza, l'annunciato stato di semi-dissesto economico della Scandone da parte di De Cesare - che ha provocato l'uscita dal roster del pezzo pregiato Norris Cole - contraddice l'autocertificazione di buona salute e regolarità amministrativa che accompagnava la richiesta di tesseramento di Young. Perciò, dopo tanto clamore, Avellino potrebbe cavarsela con una multa, evitando la penalizzazione che di fatto andrebbe a cancellare la presenza della squadra alle Final Eight di Coppa Italia, ben guadagnata sul campo.

L'atipicità propria della Coppa Italia la rende un obiettivo possibile anche per la Scandone, nonostante l'Olimpia Milano sia da considerare la favorita assoluta nonostante la sconfitta, l'unica in campionato, patita proprio al PaladelMauro. Una rondine che non fa primavera, e De Cesare vorrebbe arrivarci regalando, dopo tanto patire, alla squadra e ai tifosi un rinforzo sul quale, si dice, Alberani potrebbe avere già le idee chiare. Occorre attendere la chiusura sia della questione amministrativa con la FIP, sia la fine dell'emergenza finanziaria della Sidigas.