LBA - Tempesta sulla Virtus Bologna: accorre l'Ad Baraldi

LBA - Tempesta sulla Virtus Bologna: accorre l'Ad Baraldi

L'estenuante ricerca della vittoria, la difficile ricostruzione di equilibri che la squadra aveva magicamente raggiunto nella passata stagione e che con i nuovi di questa estate si fatica a trovare, uno scollamento letto tra le righe delle dichiarazioni di Djordjevic nel dopopartita contro Reggio Emilia fra dirigenti e allenatore, allenatore e squadra, giocatore e giocatore.

E il lunedì non solo riposo ma riflessioni e discussioni, e forse anche toni accesi. Ecco l'Ad Luca Baraldi commentare le prestazioni della squadra in questo avvio di campionato, con riferimento a qualche punto critico. E, incredibile, getta pure acqua sul fuoco.

Dispiaciuto. Vorremmo sempre vincere, ma dobbiamo innanzitutto ritrovarci, far fronte a un avvio complicato da tanti intoppi. Troveremo la quadratura, ne sono certo. In EuroCup peraltro stiamo andando piuttosto bene.

Messaggio alla squadra. Seguire alla lettera le indicazioni dell'allenatore e poi vorrei vedere più autostima, zero paura e più determinazione. Andiamo e veniamo, l'allenatore sta cercando equilibri, una squadra con dieci titolari è diversa da una con meno rotazioni.

Questa squadra è stata costruita per lottare al vertice e tutti hanno i mezzi per assumersi delle responsabilità, anche importanti, senza sperare che la risolva sempre Teodosic. 

Enigma Markovic. Ha avuto il Covid per due volte e quindi bisogna avere pazienza. Tornerà, per  noi è un elemento fondamentale non solo perché complementare a Milos, ma pure a livello di leadership.

Ne abbiamo parlato con Djordjevic nessun allarme, Stefan tornerà a fare la differenza.

Adams. Adams ultimamente mi pare più tranquillo e ha offerto prestazioni anche molto buone.

Abass. Abass lo abbiamo preso per aumentare fisicità e qualità. Anche lui arriverà perché è orgoglioso ed è uno che non si risparmia mai.

Teodosic. Milos ha avuto una reazione scomposta con gli arbitri, non in stile Virtus e glielo abbiamo detto. Poi però va capito: domenica non gli riusciva nulla, avrebbe voluto risolvere ancora una volta la situazione.

Djordjevic e il rinnovo. Per filosofia aziendale i rinnovi li discuteremo più avanti, in primavera. A maggior ragione in questa stagione anomala in cui non sappiamo che cosa accadrà. Ribadisco però che Djordjevic è il perno del nostro progetto e non è mai stato in discussione.

Stagione 2020-21. Stavolta dobbiamo arrivare in fondo, anche a costo di sospendere il campionato se i contagi dovessero aumentare ancora, per poi riprendere magari con un altro format. E poi manca il pubblico e a noi ne mancano 8-9.000. Contano.

Porte aperte. Bonaccini è stato bravissimo, il 15% il massimo che si poteva ottenere. Dopodiché, per questa assenza di pubblico, la stagione non è aderente alla realtà. 

Si vince tanto fuori, noi stessi due su due, accanto alle due perse in casa. Gli spalti vuoti ripianano i valori e agevolano gli ospiti, come conferma anche il calcio, dove non s'è mai vinto tanto in trasferta.