Novara: quante sorprese in un colpo solo!

Passare cinque ore nello stesso spazio è come andare ad un matrimonio, per fortuna, ogni tanto si pensa alla bella notte che passerà la sposa e probabilmente vorresti esser presente per vedere l'effetto che fa. Diciamocelo francamente, organizzazione perfetta, ma Novara città non ha risposto alle attese previste e mi dispiace per l'amico Federico Ferrari. Un torneo per soli veri appassionati. La diretta televisiva ruba spettatori, lo sappiamo, ma il fascino di vedere dal vivo una gara, la tv non te lo potrà mai dare. Con questo auspicio, mi auguro che per questa anomala finale tra Veroli e Imola, il contorno sia ugualmente adeguato. Ieri, i tifosi di Casale Monferrato han riempito mezzo palasport mentre i supporter imolesi son stati ingrati nei confronti della loro squadra non presenziando all'evento. I giocatori avrebbero meritato migliori applausi. Imola, ha già vinto la sua Coppa personale e non crediamo che in 24 ore si possa recuperare le energie per un altro exploit. I complimenti vanno al solito Whiting stanchissimo, ma fresco d'idee, a tutti gli altri e in modo particolare ad Amici anche se ieri si è esibito davanti alle telecamere della concorrenza. Si pensava che senza il nigeriano, i rimbalzi li avrei presi io da dietro il canestro e invece i romagnoli han trovato la banda di Crespi, seppur bene addestrata che si è lasciata infinocchiare. Inutili son state le capriole in panchina di Crespi che è arrivato addirittura a sdraiarsi e picchiare tre manate sul parquet (in altri sport si chiamano segni di resa, lui ha dovuto aspettare un minuto e mezzo di più) per non parlare del rosario, non certo gaudioso, uscito dalla sua bocca. Son caduti un po' tutti, anche l'arbitro Pascotto, vero artista circense con tanto di salto mortale in avanti e subito ristabilitosi come fosse un ragazzino, complimenti! Un solo segnale di rissa nelle due gare, protagonisti Pierich che ha fatto l'ombroso per tutta la gara e il mormone di Whiting. Venezia ha perduto perché il suo coach Mazzon ha seguito le mosse del suo collega Cavina invece di pensare di testa sua, perlomeno, la squadra è caduta in piedi e se avesse vinto non ci sarebbe stato nulla da ridire, ma solo perché in formazione ha un certo Clark che è di un'altra categoria e sta diventando famoso come le scarpe inglesi e ha una melodia di gioco paragonabile alla più famosa Petula. Bryan ha perso una lente e il contatto con Brkic. Young ha dimostrato alla sua età come si può saltare ancora come delle rane visto che si giocava a due passi dalle risaie e penso che la sua schiacciata abbia già vinto tra quelle che si vedranno oggi. Veroli con l'accoppiata Penn-Jackson può dormire sonni tranquilli. Altre considerazioni interessanti. La toccata e fuga del presidente Meneghin, il bisogno di ascoltare il capo degli arbitri Zancanella che vive in un altro mondo, i fanti piumati, l'Inno di Mameli cantato da tutti e dulcis in fundo i complimenti a Bonamico che è riuscito a portare a Novara (pagando solo viaggio, vitto e alloggio) Gloria, Beatrice, Alyssa, Valentina, Sara, Claudia, Valentina, Roberta, Ambra, Giulia e Sara ovvero le 11 cheerleader riminesi di Dance Studio coordinate da Ilena Serinelli e Silvia Renzi che nei time-out han fatto diventare lo Sporting Village una discoteca per la gioia dei coaches.