Crabs, siamo alla resa dei conti

Fonte: Il Resto del Carlino - Rimini
Luciano Capicchioni (foto www.fiba.com)
Luciano Capicchioni (foto www.fiba.com)

TRA pochissime certezze, nel nebuloso panorama che avvolge i Crabs, una cosa sembra sicura. E cioè che l’assemblea societaria di domani mattina farà finalmente luce su una situazione che definire precaria è poco. Non ci saranno ulteriori slittamenti in avanti, prese di tempo. Quella di giovedì 16 è una data spartiacque. Dentro o fuori, nuovamente ai nastri in LegaDue – con qualcuno che ripiana i debiti – oppure andranno a prospettarsi scenari diversi. Non troppo edificanti.  "E’ assolutamente così – conferma Adriano Braschi –. Prima di chiudere le proviamo tutte, una piccola fiammella di speranza c’è ancora, abbiamo un tentativo in piedi. Forse il domani fa meno paura, ma il problema è l’oggi, la stretta attualità", ribadisce un concetto già noto il presidente dei granchi, mentre il tempo è sempre più tiranno, con scadenze importanti dietro l’angolo.

MA SE i quattrini non saltano fuori, se qualcuno non li anticipa, che succederà a questo povero Basket Rimini?

"Le possibilità sono sempre tre, le solite tre – risponde Luciano Capicchioni –. Si continua in LegaDue, si cede il titolo oppure si chiude. In ogni caso domani andrà presa una decisione definitiva", è sulla stessa lunghezza d’onda di Braschi, almeno su questa data improrogabile, il procuratore che da qualche stagione gestisce il settore giovanile della società. Un Capicchioni che ancora schiuma rabbia per come sono andate le cose nei mesi scorsi, quando la sua "prudenza" non è stata ascoltata. "Dovevamo spendere meno, è inutile comportarsi da "ricconi" quando i soldi non ci sono...", sospira Luciano, che sta chiaramente tenendo in piedi qualche contatto per l’eventuale cessione del titolo. Anche se non è che ci sia proprio la fila di club pronti a subentrare in LegaDue, così come la differenza tra offerta e domanda resta notevole, quasi scoraggiante.

ANCHE ammesso che si possa vendere il titolo a un prezzo congruo, da dove potrà poi ripartire il Basket Rimini o quel che ne resterà?

"Da quello che si trova, non ho più nessuna idea, aspetto come gli altri l’incontro di domani", si limita a ribattere Capicchioni, ormai stanco di questa estrema precarietà. 

Paradossalmente, la serie A dilettanti (o B1) potrebbe costare addirittura meno della B dilettanti (B2), questo per una regola che impone la presenza nel roster di ben 5 under, ragazzi nati dall’89 in avanti. Ma se dovesse iscriversi alla A dilettanti, avrebbe poi senso avere due squadre nella stessa categoria a distanza di appena 10 km, visto che gli Angels Santarcangelo del presidente Fabbri l’hanno conquistata sul campo un paio di settimane fa? Un quesito che sorge spontaneo, in attesa dell’evolversi della situazione. Cioè dell’assemblea di domani.

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