LBA - TORINO: Coup de théâtre in salsa Sarda...ra!

Mani turche sulla squadra torinese che ieri a svelato il nuovo boarding in attesa di conoscere quale campionato la vedrà protagonista
14.07.2020 07:30 di  Emiliano Latino   vedi letture
ERGIN ATAMAN
ERGIN ATAMAN

E' proprio un vero colpo di teatro quello andato in scena ieri durante la conferenza stampa di metà mattina che ha visto protagonista il nuovo boarding della società torinese.
Il presidente Sardara, alla prese da alcuni mesi con la delicata cessione delle quote societarie ha presentato l'uomo che da tempo si celava dietro i numerosi retroscena, ma che mai avremmo pensato potesse stupire e stupirci fino a questo punto. Un ultimo valzer con un finale stupefacente e a tratti affascinante.
Ecco Ergin Ataman, il nuovo imperatore turco all'ombra della Mole, che si è presentato al mondo intero a testa alta con l'atteggiamento tipico e fiero del suo popolo - “L’obbiettivo è quello di tornare in Europa entro 3 anni. Torino ha bisogno di una squadra da EuroLeague.” 
Parole forti che non sono passate di certo inosservate. Anzi, rilanciando l'ambizione di un progetto futuro con Torino al centro di una polisportiva che abbracci più sport come accade in altre realtà europee, è entrato a piè pari nel progetto a medio e lungo termine.
Alle parole dovranno seguire i fatti e solo il tempo racconterà la nuova realtà, ma questa di fatto è una nuova era i cui scenari futuri sono tutti da definire.
La cordata turca che fa capo al suo nome è legata all’agenzia Possible, già conosciuta per detenere la rappresentanza di Cedi Osman, Furkan Korkmaz (entrambi in NBA) e Birkan Batuk (Besiktas), della nazionale turca Cansu Koksal, del coach di volley Giovanni Guidetti, dei calciatori Nuri Sahin e Yusuf Yazici. 
Nei prossimi giorni ha promesso di annunciare un altro socio importante che farà parte della "cordata" turca che vedrà protagonista  Parole che hanno fatto sobbalzare i tanti sostenitori della squadra gialloblù poco avvezzi ai proclami, ma che sono stati ben accolti un po' da tutti- L'uomo che ben ha fatto con Siena e meno bene a Bologna sponda Fortitudo non ha certo bisogno di presentazioni: tanti trofei in terra turca e l'esperienza di chi ha calcato i parquet in giro per l'Europa saranno al servizio della nuova era torinese. Il passaggio sarà al 100% in caso di A1 (la decisione a Luglio quasi concluso), altrimenti sarà fifty-fifty con Sardara ancora protagonista della nuova stagione. 
Il tempo stringe e sarà sempre più difficile incastrare il mercato senza sapere in quale campionato verrà inserita Torino: nonostante ciò, il lavoro di coach Cavina continua senza sosta e sullo sfondo rimane sempre d'attualità la conferma quasi in blocco del roster che ha fatto molto bene. Abbiamo sempre ribadito la necessità di ripartire dall'esperienza del coach di Caste San Pietro e, per fortuna, il suo nome, ha sempre messo tutti' d'accordo e ha dato linfa alla continuità di cui questa nuova pagina della storia cestistica torinese ha quanto mai bisogno. Oggi e soprattutto domani.
Ataman ha accennato alla sua esperienza da mettere al servizio del mercato sottolineando l'ottimo lavoro svolto da tutti i componenti della società, dallo staff tecnico al management, confermando in blocco i protagonisti di una stagione che, è bene ricordare, ha ricostruito in pochi mesi le fondamenta (e non solo) di una casa caduta in disgrazia e calpestata dal fallimento di un anno fa.
Le firme vere e proprie ancora non sono state apposte perché la Turchia, a causa dell'emergenza Covid-19, è nella blacklist stilata dal Governo italiano e di conseguenza gli incontri definitivi tra le parti non si sono ancora concretizzati. Nessuna nube all'orizzonte. La tavola è stata apparecchiata e a questo punto resta da sciogliere il nodo della promozione in serie A che crediamo ancora molto probabile nonostante i repentini cambi di idea dei vertici della Lega che ancora fanno fatica a declinare il giusto finale.
Il dado è tratto, Torino passa in mani turche (o quasi) e alle parole dovranno seguire i fatti. Solo il tempo racconterà la nuova realtà, ma questa di fatto è una nuova era i cui scenari futuri sono tutti da definire.

 

“Il turco può diventare un miraggio di palingenesi sociale. In Italia questo sogno non si realizza mai, ma in altre zone d’Europa sì."
 

Chissà che non sia la volta buona per una nuova rinascita.