LBA - Sandro Gamba punta forte su Gigi Datome "uomo scudetto"

Siamo quasi tutti pronti per le semifinali scudetto di questi playoff 2022 di Legabasket, e Sandro Gamba, come puntualmente ogni martedì dalle colonne de La Repubblica edizione Milano, le presenta con le sue considerazioni.
Da buon milanista ho accolto lo scudetto con soddisfazione, ma con moderazione. Se proprio mi dovessi spendere in festeggiamenti, è un altro lo scudetto che aspetto. E l'Olimpia, nel primo turno di playoff, ha mandato segnali confortanti in questo senso: ha giocato meglio in velocità, ha fatto vedere i soliti tratti di difesa di alto livello, confermando di avere tutto per arrivare al bersaglio grosso. Ora lo dovrà dosare, come le medicine.
D'accordo, Reggio Emilia non era una squadra molto fisica, ha lasciato giocare. E l'Armani, se la lasci creare, i punti nelle mani li ha. E non pochi. Potrà anche sfruttare, prima di Gara 1 di semifinale, una settimana abbondante di riposo e lavoro, che è merce rara durante i playoff.
Torneremo a veder giocare Nicolò Melli, il mattone giusto per costruire qualsiasi muro, sempre efficace, il miglior antidoto contro le arrabbiature (sporadiche, ultimamente) di Ettore Messina. Di fronte ci sarà la Dinamo Sassari: è una sorpresa, ma fino a un certo punto.
I sardi sono arrivati di rincorsa ai playoff, ma ci sono arrivati bene, hanno entusiasmo e giocano una pallacanestro davvero efficace: ribaltare Brescia, indicata da tutti come terza forza del campionato, è un'impresa mica da poco.
Il duello in panchina non avrà segreti: Bucchi e Messina si conoscono da una vita e il coach della Dinamo lo conosciamo bene anche a Milano. Gran lavoratore, serio, sa sempre costruire squadre compatte. Ettore, a mio giudizio, ha dalla sua non solo la carriera ma anche la versatilità, la capacità di adattarsi e proporre diversi modi di fare pallacanestro.
E qui avrà un dilemma, perché Sassari è una delle poche squadre italiane che giocano molto con i propri centri, sia quando in campo c'è Bilan che quando lo sostituisce Diop. Viene naturale pensare a un impiego di Tarczewski, che ha la stessa taglia e lo stesso peso dei due pivot della Dinamo, ed è difficile da anticipare a rimbalzo.
Quando gioca concentrato, Kaleb è un fattore. Ma se vuole la sua chance, dovrà capire che non può più permettersi, a questo punto della sua carriera, gli sbalzi purtroppo attraversati tante volte. Il suo rendimento deve (sottolineo l'imperativo) essere costante.
Prenda esempio da Gigi Datome, una garanzia ogni volta che la forma fìsica lo assiste: si è presentato ai playoff tirato a lucido e la differenza si vede. Per me, l'uomo scudetto, l'uomo della mia personale doppietta, può essere lui.