Il Mubit, Museo del basket italiano, è in dirittura d'arrivo

Il Mubit, Museo del basket italiano, è in dirittura d'arrivo

(di Giorgio Gandolfi).  

Quiz. La “Basket City” per eccellenza in Italia? Risposta facile: Bologna, sia per le due squadre di serie A, Virtus e Fortitudo, e le altre formazioni cittadine del passato, ma anche per la grande passione per questo sport di tutta una città. Non poteva quindi che nascere sotto le Due Torri, il MUBIT, cioè il Museo del Basket Italiano.

L’idea era nata nel 2019 all’allora Assessore allo Sport ed alla Cultura, Matteo Lepore, che riveste ora la carica di Sindaco. Ha scelto il progetto vincitore una giuria formata da Neal Meyer di NBA Europa, dai Direttori dei Musei del Real Madrid e Barcellona, da rappresentanti della Federazione Pallacanestro e della LBA, la Lega basket, istituzioni cestistiche partner dall’inizio ed attive nel progetto e negli eventi, e da un personaggio iconico del giornalismo sportivo bolognese come Walter Fuochi.

Tra le 22 proposte presentate è stata premiata quella di sei giovani neo laureati e studenti d’ingegneria, accomunati anche, e non poteva mancare, dalla passione per il basket. Ma dove ubicare il Museo? Altra facile risposta: al “Madison” di Piazza Azzarita.

L’organizzazione e la gestione del MUBIT è stata affidata a un ufficio dedicato in seno a Bologna Welcome, l’agenzia a partecipazione privata che si occupa degli eventi e del turismo a Bologna, e che vede tutte le maggiori entità bolognesi coinvolte, dalla Camera di Commercio all’Aeroporto, dalla Fiera alla Federalberghi fino a tutte le associazioni di categoria (a fare squadra Bologna è maestra anche in questo, non solo nel basket).

“Il Museo del Basket Italiano si inserisce nel piano teso a valorizzare Bologna e la sua tradizione sportiva, sia come risorsa turistica che come asset per far crescere la città e proiettarla nel futuro – dichiara Giovanni Trombetti, Presidente di Bologna Welcome – Si tratta di un progetto ambizioso e tuttora unico in Italia. Siamo molto orgogliosi che questo primato spetti a Bologna e che l’offerta turistica si arricchisca di un altro importante tassello.”

L’apertura del MUBIT, nome scelto attraverso un sondaggio, è preannunciata entro fine anno e nei 400 metri quadri sono previsti spazi espositivi multimediali permanenti, mostre, ed altro ancora.

La volontà manifestata è quella che il MUBIT viva tutto l’anno e non sia un semplice museo statico, usando quindi la realtà aumentata, gaming e i contributi audiovisivi di RAI Teche, la Fondazione Cineteca di Bologna per quanto riguarda il basket bolognese, e Sky Sport, come anche organizzando eventi.

Un particolare unico e scenografico del progetto è il mezzo campo all’aperto che sarà costruito sopra il museo. Bologna famosa per l’arte, la musica, il cinema, la sua università, la più antica al mondo, e, naturalmente, per il cibo, ha aggiunto un’altra perla, il MUBIT, il Museo del Basket Italiano.

Giorgio Gandolfi