FROM ZERO TO HERO - La storia di Victor Oladipo

Oggi, in onore al 26° compleanno di Victor Oladipo, ripercorriamo la storia del talento degli Indiana Pacers.
I suoi genitori nel 1985 migrarono dalla Nigeria negli USA. Sua madre praticava il “Netball”, una specie di antenato della pallacanestro diciamo. Suo padre invece veniva dalla Sierra Leone e preferiva l’educazione allo sport. Padre e figlio non hanno mai avuto un gran rapporto, in quanto il padre era sempre in giro per il mondo per lavoro. Oladipo viene da Upper Marlboro, nel Maryland. Lo stesso Stato che ha dato i natali a giocatori come Durant, Lawson e Jeff Green. Il padre era ultra protettivo e così, Victor, utilizzava la pallacanestro per uscire dagli schemi. Appena il padre non era a casa, Victor usciva per giocare e cercava di tornare prima del rientro del genitore. Un amico di suo padre lo portò ad una partita ad oltre un’ora di distanza da casa sua e lì che Oladipo si innamorò di questo Gioco. Nel suo anno da sophomore si ruppe il piede, ma Victor ogni giorno alle 5 del mattino era al campo ad allenarsi. Il padre lo mandò per tutta l’estate in Cina, per studiare le arti marziali e migliorare la sua disciplina. Sotto gli insegnamenti del suo mentore coach Crean, Oladipo cresce di anno in anno. La sua etica del lavoro gli permette di laurearsi con un anno d’anticipo, il giorno del suo compleanno, ma alla cerimonia sono presenti tutti i famigliari tranne il padre. Nell’arco di un anno Victor passa ad essere da giocatore mediocre ad una possibile scelta e così, i Magic lo scelgono al Draft con la loro seconda chiamata. La sua carriera in NBA però è un ottovolante: cinque diversi allenatori, tre diverse città, fino a venire utilizzato come pedina di scambio nella trade che porta George ad OKC e lui ad Indianapolis. Finalmente il padre lo incoraggia dicendo che crede in lui, ma la loro relazione è ancora in divenire. Victor ha tre sorelle. Una di esse è la sua gemella, infatti il suo nome completo è Kehinde Babatunde, il primo significa “il gemello più grande”. Una delle sue sorelle è sorda, così Oladipo deve imparare il linguaggio dei segni, un altro modo per mettersi alla prova. E’ un appassionato di R&B. Infatti allo Slam Dunk Contest del 2015 ha cantato “New York, New York” e nel settembre scorso ha anche pubblicato il suo primo singolo che anticipava l’uscita del suo primo mini album.
Da un padre assente, a uomo di famiglia, da giocatore mediocre a prospetto Draft, a All-Star. A questo punto chi può dire che Victor Oladipo non sia riuscito a raggiungere i suoi sogni?