Stefano Albanese torna in campo nelle vesti di Aiace

(Enrico Campana) Il titolo è ancora misterioso, non mancano gli spunti legati al suo destino segnalo da una Stella (azzurra) all'appellativo che si è guadagnato divenendo la bandiera del basket di Vigevano, quel "Supremo Aiace" che nè un richiamo mitologico per le battaglie gladiatorie sostenute da Stefano Albanese, vedi il famoso "match" con Art Kenney nel quale venne fuori il suo orgoglio di capitano e di sicliano. Si tratta del più grande giocatore siciliano, una regione che ha regalato al basket personaggi innovatori, ad esempio il messinese Vittorio Tracuzzi che portò l'Ignis Varese al secondo scudetto. Scoperto da Sandro Spinetti al torneo del Lido di Mondello, una delle tappe obbligate dei tornei estivi, allora seguitissimi, Stefano Albanese si trasferì nel '60 a 16 anni nella capitale e fece parte del luminoso passaggio della stella romana, basta citare la famosa partita finita 2 contro 2 con tutti quei supplementari e l'Ignis vittoriosa con Nesti e Zorzi, e la sconfitta inflitta all'imbattibile Simmenthal, un rospo difficile da inghiottire per Cesare Rubini e il suo Simmenthal.
Il libro offre una raccolta di dediche ben scritte di ex compagni di gioco e avversari, fra i quali anche Recalcati e Ossola, con aneddoti
spassosissimi, ed è edito da Pianatabasket.com per ricordare le "gesta" di uno dei veri giganti della pallacanestro italiana vestendo le maglie di tutte le nazionali,da quella giovanile a quella maggiore nell'europeo di Wroclaw, e tenere vivo l'entusiasmo per la pallacanestro a Vigevano, città gemellata con l'Aris Salonicco, per far rivivere nel nuovo palasport quelle atmosfere indimenticabili di cui ancor oggi si favoleggia.