Se n'è andato Claudio Castiglioni, Mister Cagiva

(Enrico Campana) “Stamattina all’Ospedale di Varese si è spento Claudio Castiglioni da tempo impegnato a combattere un brutto male. I funerali venerdì alle 14 nella chiesa della Brunella in Varese”
Ricevo questa email estiva che mi addolora profondamente da parte di Carlo Canzano, un collega della grande Gazzetta che ha seguito la storia professionale ed era amico personale di Claudio Castiglioni. Si tratta della figura di imprenditore-genio che più si è avvicinato a Giovanni Borghi e che, grazie alla dinastia Bulgheroni, ha scritto una pagina importante nella storia della Pallacanestro Varese, senza dimenticare il contributo anche del fratello. Fra sussulti, crisi economiche, sterzate aziendali brusche Mister Cagiva è riuscito a dare un senso del proprio impegno e del suo spirito da pioniere dell’industria e allo sport più amato dalla sua città riconoscendone la valenza comunicazionale e internazionale.
Il basket appartiene alle radici di Varese, fa parte del suo slancio innovativo che non è della politica nata da queste parti, ma è il ronzio sommesso,musicale economicamente, dei frigoriferi e dei fornelli Ignis del primo boom economico e al rombo sinfonico dei motori. E’ qui che nasce la favola della Cagiva, la moto uscita in serie dai capannoni della Schiranna, sul Lago di Varese, il lago placido delle grandi idee, che contrasterà sul mercato e nelle corse i giapponesi.
Di Claudio parlava con l’ammirazione che si deve a un lord, davvero un gran signore, anche Costantino Ruggero il suo direttore generale nel massimo fulgore del Salone del Ciclo e del Motociclo, anche questo un marchio di successo conosciuto nei quattro angoli di mondo.
Anch’io ebbi l’impressione di un personaggio carismatico quando lui e l’irruento fratello entrarono nel basket. Li conobbi davanti all’azienda, affascinato da una Cagiva color nero. Non dava mai di gas, trasmetteva un’energia positiva a tutti quanti, alla fine in mezzo a tanti trormenti e difficoltà tutti sapevano che il suo genio avrebbe prodotto l’ennesima botta di vitalità.
Rimando ad altre cronache specializzate la storia dell’azienda fondata dal padre Giovanni, nel 1950, gli anni in cui prende slancio l’Ignis di Borghi. E’ un’azienda di carpenteria e minuteria metallica, il nome Cagiva è un acronimo creato per legare la famiglia al territorio : CAstiglioni GIovanni VArese.
La prima moto nacque nel ’78 nel laboratorio di famiglia, i piloti della prima scuderia furono Lucchinelli e Bonera, poi arrivò il grande progetto con l’acquisto della Schiranna dove una volta nascevano gli aerei della Aer Macchi, lì nacquero i primi modelli e la rivoluzione Cagiva. Che fascino avere, ad esempio, per un giovane una Cagiva Scrambler, anche se a volta sulla messa in moto ti arrivava una botta tremenda. Ma era bello d’estate girare per la Toscana con quella moto moderna Era un piacere salirci sopra, ti sentivi appunto più italiano.
Claudio, col suo nome da Imperatore Romano, si costruì un impero, acquistò e trasformò anche la Ducati prese e rilanciò la Harley Davidson firmò con un pilota come Orioli pagine epiche alla Parigi Dakar. La Cagiva ha ottenuto titoli anche nel Mondiale motocross, mentre nel motomondiale è stata impegnata per 17 anni fino al 1994. “Le moto – questa una frase di Claudio scolpita nella storia dell’azienda e della creatività italiana, un modo per definirsi giustamente un artista- sono oggetti che fanno sognare. Hanno colori e suoni diversi, hanno forme che rivelano l'ispirazione di chi le ha concepite. A volte queste creazioni sono autentici oggetti d'arte motoristica che trasformano il progettista in artista”
E il basket? A volo d’uccello: Cagiva compare sulla maglie del basket di Varese dall’81 all’83. Nel ’92 per la prima volta retrocede in A2 come Cagiva Group e riconquisterà la massima serie nel 93-94 con Arian Komazec, e arriva una folata di freschezza con Pozzecco e Meneghin junior. Vinto il decimo scudetto, subentra la delusione, c’è bisogno di un nuovo guizzo e la proprietà passa nelle mani di Gianfranco Castigioni, nel 2005 la direzione operativa della squadra finisce per chiedere un sacrificio al generoso genio impasto di idealismo e senso pratico manzoniano di Claudio Maria Castiglioni, il creativo della famiglia, col quale il club festeggia i 60 anni di fondazione.
Alla famiglia Castiglioni non posso che esprimere le più sentite condoglianze di Pianetabasket.com e le mie personali.La Brunella è un luogo che mi è molto caro, e certamente la prima volta che passerò da Varese entrando nella Basilica dei frati certamente la sua figura araldica, da nume tutelare, non mancherà di spronarmi ancora una volta nel cogliere nello sport uno dei lati più sinceri della vita.. Spero che fuori dalla basilica, cento Cagiva lo salutino con una bella e musicale sgasata. Perchè no?