NBA - Curry si dà una finestra di due anni per vincere un titolo con Golden State

L'eliminazione dalla corsa playoff dei Warriors per mano di Minnesota (1-4), dopo la tiratissima serie contro Houston (4-3) arriva a conclusione di una stagione altalenante, cominciata con investimenti alla grande oltre il secondo livello di luxury tax e l'addio di Klay Thompson, una serie di prestazioni ondivaghe prima e dopo l'arrivo di Jimmy Butler (da 25-26 a 23-8), l'infortunio di Steph Curry che ha condizionato mortalmente le ambizioni di Golden State. E' proprio il playmaker titolare a tirare le somme in conferenza stampa, e a rispondere alla stampa sulle sue ultime chance di titolo a 37 anni.
"È deludente ovviamente, immaginiamo e pensiamo che avremmo potuto vincere tutto con la salute, ma dobbiamo andare avanti... Quando guardi la scintilla e i risultati degli ultimi due mesi e anche la serie contro Houston, quando la nostra mente era concentrata su un obiettivo specifico, abbiamo mostrato quello che serviva per raggiungere quell'obiettivo e arrivare al punto in cui potevamo giocare ad un livello molto alto. Significa che possiamo vincere un altro titolo? Speriamo di sì."
Ciononostante, il buon finale di stagione dei Warriors, con una sensibile crescita in termini di efficienza difensiva, e la presenza al suo fianco del trio Jimmy Butler – Draymond Green – Steve Kerr gli permettono ora di considerare il futuro con più serenità. Soprattutto dopo aver incassato l'approvazione dell'ex leader degli Heat, che ha dichiarato di aver ritrovato la gioia a San Francisco, la grinta assoluta dell'instancabile Green, la guida sicura del coach di questi anni inredibili nella Bay Area. Serenità anche a 37 anni.
"Noi quattro abbiamo ancora due anni di contratto, vogliamo che questa avventura duri il più a lungo possibile. Si tratta soprattutto di sapere di cosa ha bisogno questa squadra per la prossima stagione, rispondere alla domanda durante l'estate e fare in modo che tutti si preparino individualmente per mantenere una nuova stagione di 82 partite, sperando di avere un po' più di margine alla fine, in modo da non dover lottare per due mesi solo per giocare i playoff... Ma sono entusiasta perché c'è chiarezza [a capo della squadra], anche se ci sono anche molte decisioni da prendere."