A2 - Vanoli Cremona, Cavina presenta il post-Coppa Italia

A2 - Vanoli Cremona, Cavina presenta il post-Coppa Italia
© foto di Vanoli Basket Cremona

Dopo la vittoria in Coppa Italia LNP, ottenuta domenica scorsa a Busto Arsizio, la Vanoli Cremona si rituffa in campionato per l’ultima fatica prima del turno di riposo e della fase a orologio. I biancoblù affronteranno, domenica alle ore 18.00 al PalaRadi, la Blu Basket Gruppo Mascio Treviglio. Coach Demis Cavina ha presentato l’incontro in sala stampa:

“Veniamo da una grandissima gioia, una grandissima felicità di cui si è già parlato molto. Per questo oggi voglio dare il giusto spazio a tutte le persone che si sono spese per noi e che insieme a noi lavorano quotidianamente.

Voglio citarli a uno a uno: per prima naturalmente la famiglia Vanoli, per l’energia e la fiducia che ci ha dato fino dall’inizio, per poi passare al consigliere Checco Rozzi, ai dirigenti Andrea Conti e Mauro Saja, ai miei assistenti Gigi Brotto e Carlo Campigotto, a Jacopo Torresi insieme a Cocchi e Racchetti che lo aiutano, ai medici Frittoli e Manzini, ai fisioterapisti Boccali, Spotti e Bagnoli, insieme a tutto il centro Holis, che purtroppo hanno avuto tanto da lavorare. Ci sono poi Beatrice Placchi, Roberto Spagnoli, Ottavia Ghilardi, Alessandro Beltramini, Marco Tempesta, Michele Bassani, Paolo Bassignani, gli addetti alle statistiche Moroni, Fiameni, Lucherini, Mazzoleni, Daniele Serina, Franco e Martino, Gavardini e tutti i responsabili del settore giovanile: Farioli, Garini, Spoto, Rodighiero, Beluffi, Becchi e Cazzaniga.

In ultimo, ma non per importanza, il nostro autista Pierpaolo detto “O’ Pistone”, gli amici della trattoria “Franca e Luciano”, gli abbonati, i tifosi, la curva storica e la curva giovane. Tutti i nostri followers sui social ed anche gli haters che scrivono solo quando perdiamo che però ci danno sempre nuovi stimoli. 

Come recita il nostro hashtag #VanoliFamily, siamo davvero una famiglia. L’augurio è che questi traguardi siano veramente solo degli step per portare tutte le persone che ho elencato verso traguardi ancora più importanti. 

Chiusa la parentesi della Coppa Italia, torniamo al campionato. Abbiamo una sfida importante contro una squadra importante, una squadra di grande qualità e grande esperienza. Ha già fatto vedere il suo valore, anche con noi nella partita di andata. Ci arriviamo un po’ acciaccati, con Piccoli che ha avuto un problema alla caviglia e ancora senza Trevor Lacey. Siamo acciaccati ma abbiamo la giusta mentalità. Ho visto i ragazzi subito pronti a ripartire e questo non è mai facile dopo una vittoria; l’attenzione spesso si abbassa, invece noi abbiamo avuto una buona settimana: è un segno di maturità. Questa è una partita che anticipa il girone ad orologio, mi auguro ci sia fin da subito la stessa concentrazione vista in settimana. 

Dopo che provi certe emozioni, non pensi subito al prossimo avversario, quello che ci aiuterà sarà continuare ad essere affamati, al di là del valore dell’avversario. Di stimolo sarà quello che vogliamo ancora fare e non quello che abbiamo fatto. Il valore di Treviglio ci regala quello stimolo in più ma mi affido al fatto che i ragazzi sono molto motivati. Treviglio resta infatti la squadra più esperta, una di quelle che ha buone chance di promozione.

Io ho la consapevolezza di avere in mano una squadra che può crescere tanto ed è cresciuta tanto. Siamo una squadra giovane e la gioventù può essere un boomerang: ti porta a fare errori da inesperti ma ti dà anche la possibilità di migliorare. 

L’MVP a Piccoli, in Coppa Italia, è un premio che va a lui ma anche alla tipologia del gioco che lui e la squadra hanno espresso; è il giusto premio che va a lui e alla continuità difensiva dalla squadra. L’MVP, infatti, non è quello che segna di più ma il giocatore più importante, ed il fatto che l’abbia vinto Matteo è di doppia soddisfazione per tutti perché dimostra che si può essere i migliori facendo tante cose diverse per vincere, non solo fare tanti punti.

Per quello che riguarda Eboua, è un ragazzo che sta facendo cose straordinarie. È vero che ha fatto canestro ma le cose più belle le stiamo vendendo nelle “non statistiche”, cioè su come sta in campo e su quanto sta in campo. Mi aspetto da lui ancora errori, perché è molto giovane, però è un ragazzo che ha sempre risposto anche quando ha fatto errori. Lui, come tutti quanti i suoi compagni, sta facendo un grande lavoro durante la settimana e tutti si meritano di avere questo tipo di riconoscenza.

L’inserimento di Pacher è da migliorare, dobbiamo essere più bravi nel cercare di innescarlo meglio, con giochi diversi da quelli preparati per Cannon. Dalla sua lui ha il valore umano che è così alto da farlo giocare sempre per il gruppo”.