A2 - Fortitudo, Muratori "Il passo lungo come la gamba il primo obiettivo"

A2 - Fortitudo, Muratori "Il passo lungo come la gamba il primo obiettivo"

Gianluca Muratori ha fatto il punto della situazione in casa Fortitudo Bologna all'indomani della fine della stagione, culminata con la disputa delle semifinali playoff di serie A2, nell'intervista concessa a Damiano Montanari per Stadio.
 

Risultati. “Abbiamo raggiunto i playoff e fatto semifinale contro una squadra forte, facendo divertire ed esaltare tanta gente, i fatti parlano da soli: la società ha numeri a posto, ha regolarmente mantenuto tutti gli impegni ed è tornato un entusiasmo che ha portato ad avere anche in gara 4 con Cremona 4500 persone al Paladozza. Mi pare tanta roba."

La scelta di Angori. "E’ stato bravissimo e con lui tutto lo staff tecnico, giocatori compresi. Purtroppo sono mancate le energie e la mira. Con lui parlerà sicuramente la società, non so se sarò ancora io: credo sia nota a tutti la mia volontà, poi vedremo."

I giocatori. "La Effe ha un buon gruppo, sicuramente Fantinelli e Aradori, ma anche gli altri hanno dato molto. L’errore vero sono stati gli americani, entrambi sbagliati."

Il rapporto con Gentilini e le offerte sulla società. "Non ho sentito Gentilini per lungo tempo, poi ci siamo chiariti e visti la scorsa settimana. Sono interlocutori seri, se poi ci sarà il coinvolgimento di Myers non lo so, ma il tempo è fondamentale per fare proposte e ottenere risposte rapide. Rimango ancora in attesa. Il fattore tempo è fondamentale, sono da fare tantissime cose e siamo già in ritardo. Auspico che eventuali proposte siano molto veloci per evitare sovrapposizioni decisionali poi importanti, Bisognerebbe poi rimettersi al lavoro per evitare di arrivare in ritardo."

Il ruolo di Sbezzi. "E’ un amico, mi ha dato consigli per muoverci in un mercato complesso. L’investimento della Effe è prendere magari un giocatore in meno ma un ottimo GM. Ma la squadra iniziale l’ha fatta il coach con il terzo budget di A2. Purtroppo nonostante questo da subito sono stati richiesti innesti e nuovi giocatori. Dalmonte è stato sempre accontentato grazie al lavoro di tutti, ma l’errore più evidente sono stati i due americani."

Obiettivi. "Gli obiettivi sono stati raggiunti sia economicamente che sportivamente, facendo il passo lungo come la gamba: questo era quanto promesso e questi sono i fatti. Non so quanti tifosi si siano fermati a riflettere su questo e abbiano realmente compreso quello che è stato fatto, ma ci sta che ci siano contestazioni, ci sono sempre state in tutti gli sport, i tifosi fanno il loro lavoro. Qui però bisogna distinguere chi lo fa avendo un ruolo e chi lo fa cercandolo, bisogna conoscere bene tutte le anime dietro alle tifoserie organizzate e spesso ci si rende conto che sono sempre quei due o tre ad accendere gli animi. Probabilmente ci sarebbero state contestazioni anche se fossimo stati promossi in serie A."

Salire in serie A. Ambire alla serie A e rimanerci a buon livello è una questione di budget. Io preferisco fare la A2 e raggiungere le semifinali o eventualmente le finali senza ansie di tenuta economica della società. Questa è una delle maggiori critiche che mi viene mossa dai tifosi ed è giusto così.”