A2 - Finale al cardiopalmo, Torino supera Mantova e torna alla vittoria

La Reale Mutua Torino torna alla vittoria (85-80) e tira un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo. Dopo un primo tempo palesemente dominato in lungo e in largo, i gialloblu hanno subito la rimonta dei ducali, che sono arrivato ad un passo da una vittoria insperata per come era stata indirizzata la partita.
Casalone aveva avvisato i suoi, la stampa e l'ambiente:"Continuo a ritenere Mantova, una delle migliori squadre del girone...lo dissi anche all'andata, nonostante venissero da una striscia negativa. Ho fatto i complimenti ai ragazzi che sono stati semplicemente eroici, Landi e Alibegovic su tutti per le difficoltà che hanno incontrato in settimana".
Ed effettivamente la compagine guidata da Valli, dopo un primo tempo censurabile, giocava con altro piglio, facendo leva sull'atletismo che ai torinesi veniva a mancare. Senza Thompson e con rotazioni più profonde, i ducali si "fregavano le mani" all'infortunio di Davis (infortunio alla caviglia destra, oggi gli esami strumentali) dopo appena 1' di gioco, ma non è bastato.
Torino ha ravanato nel serbatoio vuoto della stanchezza, trovando quei cristalli di carburante che hanno caratterizzato il format stagionale; fisicità sotto le plance per catturare quanti più rimbalzi possibili (44), personalità di uomini chiave come De Vico, Landi e Alibegovic, ma soprattutto quelle percentuali dall'arco (43%) che spostano gli equilibri di una partita in bilico.
Mantova ha tirato al lucido il miglior Stojanovic degli ultimi tempi e ha approfittato dei momenti di nervosismo dei padroni di casa. L'arbitraggio (gravemente insufficiente), ha scaldato un ambiente già caldo di suo e scontentava i giocatori in campo, che non sempre hanno reagito nel migliore dei modi (da censurare la reazione di Scott dopo il fallo tecnico). A Valli:“Portiamo a casa i complimenti, ma le partite vanno portate a casa con una vittoria. Dopo un primo tempo insignificante, mi aspettavo più fisicità da parte dei miei" rimane il rammarico dell'impresa mancata per un soffio, ma per battere questa Torino, seppur ferita, serve ben altro.