FIP - Allarme Petrucci: il possibile default del basket italiano

FIP - Allarme Petrucci: il possibile default del basket italiano

Tutte le incognite che gravano da mesi sulla pallacanestro italiana, che forse sperava ardentemente in una rapida scomparsa del coronavirus mentre l'evidenza della pandemia a livello mondiale è sotto gli occhi di tutti, scettici compresi, fa uscire allo scoperto il presidente federale Gianni Petrucci che lancia un grido di dolore sulle colonne della Gazzetta dello Sport.

Default.  Sono preoccupato. In Consiglio Nazionale si parla di riforma dello sport quando non sappiamo ancora come ripartire. Il basket non vive di diritti tv e in più i club, in regime di professionismo, pagano consegenti laute tasse.

Quando chiediamo se si può aprire al pubblico ci rispondono di no. Abbiamo bisogno di confrontarci con le istituzioni, ma Spadafora, che formalmente tiene buoni rapporti, dileggia i presidenti federali.  Se, dopo 14 anni di presidenza Coni, sono tornato nella pallacanestro e mi hanno rivotato non è colpa mia.

 La realtà l'ha descritta bene Gabriele Gravina, presidente della Federcalcio. Ha parlato chiaramente di rischio default. Figuratevi il basket...

Agitato e offeso. In effetti il clima non è dei migliori. Io sono offeso perché lo sport è stato definito, da un esperto scientifico "non necessario e superfluo".

Una bestemmia. Lo sport produce l'1,7% del Pil e addirittura il 7% di Pil indiretto calcolando pubblico, ristoranti, viaggi... 

Il peccato mortale è nella definizione. Si pensa che lo sport sia solo divertimento, ma non è così.

Progetto Club Italia. Il tema è sempre al centro del dibattito, ma riguarda soprattutto le scelte tecniche degli allenatori. 

Messaggio alla pallacanestro italiana. Di continuare ad avere fiducia. Di non scoraggiarsi davanti ai primi probemi che inevitabilmente arriveranno. Con il coronavirus dovremo conviverci ancora un pò.