Benetton: il salvagente di Bruno Zago

TREVISO. Si è aperto uno spiraglio per non far morire il grande basket a Treviso. I vertici della Ghirarda stanno spingendo sull'acceleratore per coinvolgere Bruno Zago. Per i tifosi è certamente una nuova speranza; per Coldebella e gli altri manager de!l'A.P. Treviso una mezza certezza, una base sui cui finalmente appoggiarsi per costruire la «casa»; per il diretto interessato, che non era presente alla conferenza stampa di ieri mattina alla Città dello Sport, e che ha parlato nel pomeriggio, soltanto un'ipotesi di lavoro, che però attualmente non ha ancora nulla di concreto. Verde Sport ha confermato quel che già si sapeva da tempo: dal 30 giugno, l'appoggio al basket cittadino da parte del Gruppo Benetton s'interromperà, non ci sono ripensamenti da parte della famiglia di Ponzano. Ma è subentrato almeno un elemento di novità. Dopo mesi in cui si sono succedute le voci più fantasiose, mai concretizzatesi, e ormai si stava facendo strada il pessimismo, stavolta un volto è uscito allo scoperto, ha speso il suo nome, la sua immagine, i suoi marchi (Pro-Gest, Cuboxal, Treviso Uno quelli più noti) per dire: io sono qui, adesso si faccia avanti qualcun altro e insieme proviamo a salvare la Benetton e a darle un nuovo futuro. Purtroppo non c'è alcuna certezza (e lo stesso Zago ce lo ha ribadito nelle sue dichiarazioni che pubblichiamo a parte) che questo progetto vada sul serio in porto. Lui da solo non intende imbarcarsi in questa avventura, ma un 70-80 per cento della società potrebbe rilevarlo. A quel punto, servirebbe qualche altro imprenditore, magari un pool, per il restante 20-30 per cento. Si parla di un budget sui 3 milioni e mezzo, massimo 4 milioni, per una stagione, la prossima, da «anno zero». Una cifra considerevole, ma tuttavia ben distante dei grandi investimenti del passato, che hanno sfiorato, nei tempi aurei, anche i 20 milioni. La Verde Sport cede il titolo di serie A gratis e prosegue a finanziare Fattività giovanile: la formula di collaborazione con l'eventuale nuova cordata-Zago è comunque tutta da definire. Ma FA.P. Treviso, con un nuovo marchio e forse nuovi colori sulle casacche, potrebbe non morire. Destino che, invece, sembra quasi inevitabile per la Sisley Volley. «Si salverà il basket, non il volley», è una frase sussurrata ormai con ricorrenza nei corridoi della Ghirada. La squadra di Piazza sta facendo una stagione eccezionale, ben oltre le aspettative, ma non riesce a radicarsi nel Bellunese e per i colori orogranata, salvo colpi di scena, si profila l'addio, sotto forma di cessione dei diritti ad un'altra città (Trieste?) interessata alla A/1.
Furio Prandi