Pietro Aradori: «Io sto con Poeta, la mia città e gli underdog»

Pietro Aradori: «Io sto con Poeta, la mia città e gli underdog»
© foto di Ladaga/Ciamillo

Il bresciano Pietro Aradori, in scadenza di contratto con la Fortitudo Bologna, è impegnato con le sue vacanze e con un figlio nato a novembre. Ma non si sottrae a un pronostico sulle imminenti finali scudetto del campionato di serie A, dove si scontrano la Virtus Bologna, squadra con cui ha militato per due anni con una vittoria in Champions League, e la Germani Brescia, squadra della sua città in cui non ha mai giocato, allenata dal suo amico Peppe Poeta nell'intervista concessa a Besciaoggi.

"Io sono dalla parte di Brescia. È casa mia. Anche se la sfida sarà Davide contro Golia. Felice per la mia città e felice per Peppe Poeta, che è un mio grande amico. Allenare Brescia e portarla in finale scudetto alla sua prima, vera esperienza in panchina: nessuno se lo aspettava. Ma io lo conosco bene: siamo stati tanti anni in Nazionale insieme, eravamo compagni di stanza. Con la B&B, Batti paglia e Brescia, ricordi che non si dimenticano. Diverse squadre erano più attrezzate. Certo, Della Valle e Bilan sono due grandissimi giocatori, ma da fuori sincera mente non me lo aspettavo. Poeta è andato oltre le più rosee aspettative, è una cosa straordinaria quella che ha fatto. Allenare non è solo tattica, è come ti rapporti con lo spogliatoio, come fai rendere i giocatori. E in questo Poeta ha dimostrato di essere il numero uno. Io sono con gli underdog. Ma attenzione: se Brescia gioca in attacco come ha fatto con Trapani, ha una chance concreta. Certo, la Virtus rimane favorita, anche per il fattore campo. Ma sarà una bellissima finale."