Paolo Moretti: "La Virtus Bologna un diesel sbocciata in gara 5 a Venezia"

Paolo Moretti, coach della Reale Mutua Torino nonché guardia/ala piccola tra il 1992 e il 1996 della Virtus Bologna, è stato ospite di Alberto Bortolotti nella trasmissione Basket on-ER su Icaro TV. Queste le sue riflessioni sullo scudetto della Virtus e su quale possa esser stata la chiave del successo nei playoff della squadra di coach Dusko Ivanovic: “Bologna è arrivata ai playoff come un diesel. Ha fatto molta fatica contro Venezia ed è arrivata ad un passo dall’eliminazione in gara cinque. Ci sarebbe da parlare tantissimo per cercare di sviscerare e capire cosa sia successo in quell’ultimo quarto. Lì si è davvero decisa la stagione della Virtus, perché poteva davvero finire in vacanza anzitempo. Poi, però, da gara 3 a Milano è successa una cosa molto particolare: la Virtus ha trovato un’alternativa a Shengelia in attacco. Nello specifico, l’innesto di Taylor all’ultimo tuffo è stato poi a dir poco determinante. Ha sconquassato gli equilibri del campionato perché con il suo pick and roll centrale ha devastato la difesa di Milano prima e Brescia poi. Riusciva sempre a trovare i compagni con le distanze giuste. Credo sia stata la chiave, perché altrimenti sarebbe stato difficile trovare punti dall’arsenale offensivo di Bologna. Con lui si è aperto il guado e la Virtus si è rigenerata anche con la complicità dell’infortunio di Ndour che ha aperto un’altra voragine tra le due squadre. Lo vedresti bene a Bologna? Forse sì o forse no. È giusto che gli amanti del gioco e della squadra pensino anche alla costruzione della squadra. Le squadre non si costruiscono mai sommando i singoli. Ci deve essere una visione di insieme, un metodo difensivo e uno offensivo. Per quanto si sa, la costruzione della Virtus è ancora agli albori e quindi ci sta tutto e non ci sta nulla. Quando si inizierà a vedere il puzzle si capirà se un giocatore starà bene o meno nel sistema”.