Massimo Cancellieri: «L'Aquila una tappa importante della mia carriera»

Intervistato da Paolo Silvestri su “L’Adige”, coach Massimo Cancellieri si è descritto al suo nuovo pubblico, quello della Dolomiti Energia Trentino: “Un grande appassionato di basket che ne ha fatto una ragione di vita. Ho cominciato a girare per questo e ho avuto la fortuna di avere una famiglia, primai genitori, poi mia moglie Marta e mia figlia Matilde, che ben volentieri mi seguono in questo percorso. La famiglia mi aiuta a comprendere i cambi di cultura, a essere in grado di adattarci alle varie situazioni. Sono uno che dedica la giornata al gruppo, che si immedesima all’interno del club, che ne acquisisce i valori e cerca di portare i propri affinché si possa arrivare agli obiettivi”.
Oltre la pallacanestro, quali sono le sue passioni? “Mi rimane poco tempo. Ho tantissime passioni ma nessuna purtroppo seguita con assiduità, perché dedico la maggior parte del mio tempo alla pallacanestro. Senza essere retorico e senza voler fare il fenomeno, ma quando torno a casa, comunque, ci sono le partite di Eurolega, di Eurocup... Ho sempre una partita come sottofondo anche a casa. Ascolto però tantissima musica”.
Cancellieri ha già completato una lunga carriera tra Serie A2, Milano (da assistente) e le esperienze all’estero con Limoges, Strasburgo e PAOK Salonicco: “Credo che ogni allenatore lungo il suo percorso a un certo punto debba fermarsi. È come andare a scuola, le tendenze cambiano, le generazioni e i giocatori pure, non penso si possa partire da una base e con quelle stesse conoscenze arrivare fino alla fine: saresti lontano dalla realtà e dal contesto generale. A un certo punto Milano ha rappresentato una scuola di basket che a me mancava. Avendo fatto quel la poi non necessariamente cera la necessità di dire, ok ora posso allenare in Eurolega. Ho scelto Ravenna in Legadue con una progettualità Interrotta purtroppo dal Covid, ma che mi ha portato a fare delle altre esperienze. Ora, dopo la scelta del Paok dell'anno scorso, a Trento sono qua per cercare di affinarmi, di cercare di trovare delle situazioni differenti che mi facciano crescere. Per i! mio percorso sarà più facile arrivare al top con una squadra piuttosto che essere chiamato da una squadra al top. Trento è un passaggio importante della mia carriera. Non mi posso assolutamente lamentare, ma quest'anno per me è qualcosa di estremamente importante che voglio sfruttare insieme a questo club per avere un'altra opportunità di crescita. L'ho sempre vista così e mi piace continuare così. Non ho fretta”.
Che basket porterà Cancellieri all'Aquila: “Sul gioco ne parleremo a roster definito. Posso garantire che sarà una squadra che si batte capace di mettere sullo stesso piatto obiettivi personali, di squadra e societari. Vogliamo costruire qualcosa ed essere una parte della storia di questo club e di questa città. Sarà una squadra che ogni volta che giocherà darà tutto e guarderà il tabellone col punteggio solo alla sirena finale”.