Virtus Bologna, il sindaco Lepore: «È un momento fantastico per lo sport della nostra città»

La Virtus Bologna è stata ricevuta ieri dal Comune nella Sala Farnese di palazzo d'Accursio. "Questa volta la Virtus ci ha fatto sognare più degli altri anni", dice il sindaco Matteo Lepore, al fianco di Zanetti, il Consigliere Giuseppe Sermasi, l'ad Comellini, il dg Ronci, il team manager De Giuli. "Con uno Scudetto vinto in difesa, il che è un grande insegnamento di vita. È un momento fantastico per lo sport della nostra città: poco tempo fa il Bologna è stato capace di muoverla, portando più di trentamila tifosi all'Olimpico per la finale di Coppa Italia. Intorno alla Virtus si è compattata una comunità, mostrando come si possa viaggiare uniti verso un traguardo così importante".

Lepore parla anche di Achille Polonara. "Lui c'è sempre stato, anche in questa ultima sfida con Brescia, e la squadra è scesa in campo tenendolo nel cuore. Sono tanti, i protagonisti di questo scudetto. Penso a Dusko Ivanovic, che ha trovato il modo migliore per conoscere e capire Bologna; al presidente Zanetti, che dai primi anni Settanta ha scelto di consolidare qui il suo spessore imprenditoriale. A Toko, che è uno dei motivi per cui amo il basket europeo più di quello della Nba: giocatori come lui sono la bellezza della pallacanestro". E poi c'è Marco Belinelli, il figlio di queste terre: "A lui consegnammo il Nettuno d'Oro quando vinse l'anello con San Antonio. Meritato, perché è un punto di riferimento e non lo ringrazieremo mai abbastanza per come ha fatto conoscere Bologna al mondo intero. Quale altro titolo possiamo conferirgli? Magari l'Archiginnasio d'Oro, se per due o tre anni decide di venire a insegnare pallacanestro all'Università·".