Dan Peterson: «L'Olimpia e un muro: la Virtus deve trovare come superarlo»

Dan Peterson firma un editoriale su La Gazzetta dello Sport nel quale si parla della serie semifinale playoff tra Olimpia Milano e Virtus Bologna, ora sul 1-1. "In gara2 l'Olimpia, sciolta dalla pressione di gara1, è stata un muro in difesa e la Virtus non ha avuto modo di rispondere. Stop. Chiamate l'elettricista, il meccanico e l'idraulico! Perché il meccanismo non funziona come deve. Cos'è successo? Primo, e succede a quasi tutte le squadre: quando il gioco si è inceppato, i giocatori hanno smesso di eseguire gli schemi con la stessa disciplina, la stessa fiducia. Anzi, tiri affrettati, scelte forzate, zero rimbalzi in attacco perché i tiri sono "a sorpresa". Peggio ancora, ognuno pensa di dover drizzare la barca da solo. E si finisce a giocare 1- contro5: la ricetta per la sconfitta".
Peterson parla di ribaltamenti e movimento della palla per costringere la difesa a spostarsi con tutti e cinque gli uomini: "Bene, è questo che l'Olimpia ha tolto alla Virtus. Anzi ha fatto capire: «Volete attaccare sul Iato destro? Benissimo: sappiate che rimarrete su quel lato, dimenticate il lato sinistro» [...] L'idea è quella di spostare la difesa, creare incertezza, attaccare i due lati del campo, coinvolgere tutti. Bene, la Virtus deve trovare la sua maniera di spostare la difesa dell'Olimpia. Non facile. Milano ha più dighe che il fiume Nilo. Invalicabile".