Cantù, il capitano Moraschini e la chiave della stagione: "L'anno scorso insegna, dai momenti bui si esce uniti"

Cantù, il capitano Moraschini e la chiave della stagione: "L'anno scorso insegna, dai momenti bui si esce uniti"

Riccardo Moraschini è il nuovo capitano della Acqua San Bernardo Cantù. "Sicuramente si tratta di un ruolo importante all'interno di una squadra appena tornata in A. Anche questa è una bella cosa", dice a La Provincia di Como. "Ci sono tanti ragazzi, molti nuovi. La serie A ha regole diverse, per cui sono aumentati anche gli stranieri. Metterò la mia leadership all'interno del campo, soprattutto a parole. Ma mi ripropongo di farlo pure fuori. Quali le impressioni finora? Bel gruppo. Tutti disponibili. Gran lavoro in palestra. Sensazioni positive. Una buona base, vien da dire... Una squadra unita e compatta servirà poi tutta la stagione. Con l'obiettivo di andare tutti nella stessa direzione. Ritengo sia la filosofia più adatta per superare, tutti insieme, i momenti di difficoltà si paleseranno. L'anno scorso insegna, dai momenti bui si esce uniti".

Su quando ha saputo di diventare capitano. "Da Nicola (Brienza, ndr) lì a Livigno. E ci ho tenuto a ringraziarlo personalmente, anche perché so quanto lui tenga al ruolo. Io ci metterò esperienza, leadership e carisma. Fare il capitano in una piazza come Cantù è un onore. Successo qualcosa all'investitura? C'è un rito tutto dello spogliatoio, ha tenuto un discorso alla squadra o altro? Niente di tutto ciò. Ho promesso ai compagni di portarli a cena e mi sa che potrebbe anche essere arrivato il momento. Penso che sia arrivata in un momento positivo. Io capitano della Cantù che torna in A dopo quattro anni di tribolazione, proprio quando stava diventando un'ossessione. Un momento importante, anche per me. Lo ritengo un bel riconoscimento. L'ho visto anche dall'affetto dei tifosi: mi hanno scritto davvero in tanti".