Nella serata dedicata a Pino Brumatti la Trenkwalder supera l'EA7 Milano: 90-87

Fonte: Il Giornale di Reggio
Pino Brumatti
Pino Brumatti

(Nicola Bonafini) - Una serata in onore di un grande della pallacanestro italiana e parte integrante della storia del basket a Reggio Emilia. Questa sera Pallacanestro Reggiana ha voluto ricordare Pino Brumatti con una serata in suo onore. Lo ha voluto fare onorandone il ricordo con un'amichevole di prestigio: l'Armani Jeans Milano, squadra nella quale Brumatti ha militato e con cui ha vinto tutto. Il bello è stato rivedere in parterre ex compagni di squadra del grande Pino ai tempi di Reggio. A parte David Londero, sposato con una delle figlie di Brumatti, si sono visti Orazio Rustichelli, Giorgio Ottaviani, Silvano Dal Seno e Stefano Spaggiari. Insomma pezzi importanti della storia del basket biancorosso che è stato emozionante rivedere in Via Guasco a distanza di un bel po' di tempo. Il momento più emozionante che dà significato a tutta la serata si è avuta nell'intervallo. Quando è stato proiettato un filmato sulla carriera di Brumatti e Lorenzo Dallari, reggiano doc, voce di Sky Sport e grande amico di Brumatti sin dai tempi in cui era cronista di basket, che ha voluto dipingere un ricordo estremamente toccante di ciò che Pino ha rappresentato per la pallacanestro a reggio. Il suo talento, la sua leadership e quella mano fatata che gli permetteva di fare canestro a piacimento. L'intermezzo si è chiuso con la commozione della moglie Lidia abbracciata da Leo Ergelini e Gianni Pastarini che le hanno consegnato la maglia numero 6 delle Cantine Riunite (il presidente Olimpia, Livio Proli ha fatto lo stesso per il suo club) e l'assegno di 11mila euro raccolto nella serata. Si è anche giocato. E' vero. Il risultato? per quello che può contare ha vinto la Trenkwalder 90-87, mostrando segni di crescita incoraggianti.

LA PARTITA

E' una bella Trenkwalder quella che inizia la partita. Taylor detta i ritmi come fosse un playmaker navigato ed è bravo a selezionare gli obiettivi. Slanina penetra e fa canestro, Cervi si fa trovare pronto sotto canestro. E così Reggio va al 15-8. Slanina, ancora lui, segna e allunga il distacco. Milano è un cantiere, senza Melli e Gentile e si nota perfettamente che sono ancora indietro di preparazione. Ogni tanto però qualche sussulto ce l'ha. Langford è un giocatore immarcabile per la difesa dei padroni di casa. Ciò nonostante Milano difende male, e Slanina, ancora lui, e Taylor trovano sempre una risposta ed infatti il primo quarto la Trenk lo chiude sul 27-16. Secondo quarto che inizia sulla falsa riga del primo. La Trenk vola sino al 35-21. Milano sembra inerte. E' un time out di Scariolo e una bomba di Bartoli (ottimo l'impatto del giovane) a svegliarla. Difende meglio, e il debordante talento offensivo dell'Olimpia inizia a fare la differenza. E' Langford, un pretoriano del coach della Nazionale spagnola, a riportare tutto in parità con un canestro a fil di sirena, dopo che Bourusis e Giachetti avevano apparecchiato la tavola, per il canestro finale della guardia: 48-48 e tutti negli spogliatoi. Squadre in campo e partita che sta in equilibrio. Il terzo è il quarto di Urbutis che suona la carica reggiana. Corre forte, si fa vedere con i tagli verticali verso il canestro e dietro, nonostante abbia l'improbo compito di tenere a bada il colosso Bourousis, non sfigura e se deve molla anche due "stecche". Milano ha uno sprazzo di pura classe con Hairston che dal nulla crea i canestri del 62-60. Bourusis sotto canestro fa 62-66. Poi va al lavoro Silins che sciorina un arresto e tiro dalla media e una penetrazione da grande giocatore. Reggio finisce con le note alte il quarto, chiudendo sul 73-68. La Trenk allunga nell'ultima frazione di gioco trascinata dallo sprazzo classico di Taylor. 81-72 per Reggio. Milano si rifà sotto con Fotsis che lucra un paio di canestri dei suoi e costringe Riccardo Cervi al quinto fallo. Filloy come pivot e Milano torna pari su una persa di Slanina tramutata in due liberi, dall'altra parte da Hairston. Slanina, però, si riprende con gli interessi nell'azione successiva, punisce un aiuto non fatto coi tempi giusti e sigla la triple dell'86-83. Langford, sempre lui, sigla il -1, ma è Taylor che con due canestri di purissimo talento porta Reggio a quota 90. Langford con il tiro del supplementare non riesce a fare altro che scheggiare il ferro. Finisce 90-87. Con una Trenk che in casa proprio non vuole perdere.

IL TABELLINO

TRENKWALDER REGGIO EMILIA 90

ARMANI JEANS MILANO 87

Parziali: 27-16, 48-48, 73-68

Trenkwalder Reggio Emilia: Jeremic 12, Lasagni ne, Taylor 26, Antonutti 8, Mariani ne, Veccia 3, Filloy, Slanina 13, Cervi 4, Silins 8, Defant ne, Urbutis 14. Allenatore: Menetti

Armani Jeans Milano: Giachetti 7, Langford 23, Bartoli 5, Hairston 18, Cook 3, Basile 3, Fotsis 9, Hendrix 8, Marconato ne, Bourousis 11. Allenatore: Scariolo

Arbitri: Sabetta, Ranaudo, Mazzoni

Note. Usciti per 5 falli: Cervi (Trenkwalder)