Treviso, parla Bruno Zago: «Ho dato la disponibilità, adesso vedremo...»

Sto solo valutando, da trevigiano, l'evolversi della situazione, per vedere cioè se esiste un terreno favorevole per eventualmente entrare a far parte della nuova società». Bruno Zago ci va con i piedi di piombo ed anche di più: l'ipotesi che lo vedrebbe il nuovo imprenditore di riferimento della nuova A.P. Treviso è, secondo le sue parole, ancora piuttosto lontana. «Mi hanno chiesto se fossi interessato ad iniziare a preparare una base con qualcuno che portasse avanti una futura società».
E lei che ha risposto?
«Perché no? Treviso è la mia città, quella in cui vivo e lavo- ro, non chiudo la porta in faccia a nessuno. Ma per costruire bisogna partire da qualcosa: diciamo che sono disponibile a ragionare su una realtà che però non conosco minimamente e sulla quale ho bisogno di riflettere».
Se si formasse un consorzio di imprenditori, lei ne farebbe parte?«Ma certo. Questo tuttavia è un periodo delicato, capisco che chi ha deciso di chiudere la società abbia interesse a darla per venduta, però io di più non posso aggiungere. Non voglio passare insomma per il salvatore della patria, anche perché è difficile che qualcuno ci riesca da solo; io credo invece che il basket vada salvato da tutti, specie dai trevigiani che hanno piacere di tenere in vita questa passione. E' sempre meglio che i giovani vadano al Palaverde piuttosto che chissà dove. E' in questi termini che sono interessato».
E quindi?
«Quindi io dico: siamo solo all'inizio, ci sono tante cose da valutare, può accadere di tutto, in ogni senso. Può darsi che io ci sia da domattina come non ci sia proprio. Ribadisco che il mio punto di vista è da trevigiano, come tale ho detto che ero interessato a dare un'occhiata, tutto qui. Fra l'altro, c'era un momento in cui pareva che dovessi prendere in mano il Calcio Treviso, verso il quale avevo dato ancora meno disponibilità di ora. Io vedo volentieri il basket, come pure un'azienda da comprare o altro che valga».
Lei con chi ha parlato?«Con Coldebelìa. Mi ha chiesto: stiamo cercando di salvare l'A.P. Treviso, lei è interessato? Ho risposto: beh, se c'è da salvare qualcosa, un pezzo di corda, come si dice, non lo nego. Mi fermo qui perché altro in questo momento non c'è».
(si.fo.)