Sigma Barcellona, parola a Toppo: "Vorrei continuare a lottare per traguardi importanti"

Il lungo giallorosso analizza il campionato di Lega Adecco Gold e la stagione della Sigma Basket Barcellona tra certezze, difficoltà e progetti futuri
22.05.2014 12:35 di  Fabrizio Bertè   vedi letture
Fiorello Toppo
Fiorello Toppo

"Sono abbastanza soddisfatto della stagione disputata a Barcellona. Ad inizio anno è stato costruito un roster ex novo, con l’obiettivo di arrivare più avanti possibile per puntare al salto in massima serie. Purtroppo non ci siamo riusciti, ma eravamo un gruppo totalmente rinnovato rispetto alla scorsa stagione". Fiorello Toppo, esperto pivot della Sigma Basket Barcellona, commenta così la stagione appena conclusa. "Non è stato affatto un campionato semplice – continua Fiorello Toppo - tante squadre sono state costruite con l’obiettivo di arrivare fino in fondo, sono rimaste fuori dalla zona play-off compagini molto forti come ad esempio Brescia, Napoli e Ferentino, di conseguenza arrivare al sesto posto al termine della regular season non è stato affatto un cattivo risultato".

Cambi ed infortuni: Stagione turbolenta per Fiorello Toppo e per la Sigma Barcellona: a metà stagione un brutto infortunio al ginocchio ha costretto il centro ex Pistoia a fermarsi, tanto che la dirigenza giallorossa ha preferito cautelarsi ingaggiando a gettone Christian Di Giuliomaria. Anche il cambio alla guida tecnica, con l’avvicendamento tra coach Giovanni Perdichizzi e coach Marco Calvani ha contribuito a movimentare la stagione in riva al Longano. "Non è mai semplice cambiare allenatore in corso d’opera – dichiara il pivot di Asmara - è arrivato un coach esperto e preparato come Marco Calvani, ma al tempo stesso mi è dispiaciuto molto per coach Giovanni Perdichizzi, una bravissima persona che ci ha sempre trattati egregiamente, purtroppo lo sport è anche questo. Per quanto riguarda il mio infortunio, sono situazioni da mettere in preventivo, può succedere nell’arco di un campionato estremamente duro e impegnativo come questo".

Capitolo play-off: La Sigma Basket Barcellona è stata eliminata ai quarti di finale nel derby contro l’Orlandina Basket con un pesante 3-1 "Abbiamo affrontato una delle migliori squadre del campionato, stiamo vedendo in questi play-off il valore della compagine paladina, una formazione costruita con il giusto mix di giovani e gente esperta del calibro di Basile, Soragna e Nicevic, campioni che nonostante l’età fanno ancora la differenza. Mi auguro che possano andare avanti, meritano la Serie A. Anche Trento e Torino sono due ottime squadre, i primi hanno dimostrato di avere una continuità di rendimento incredibile nell’arco del torneo, guidati da un ottimo coach come Maurizio Buscaglia e con un roster che ha mantenuto l’intelaiatura dello scorso campionato, con elementi come Pascolo e Forray, ma anche con buonissimi americani come Elder e Triche. Torino ha una coppia di lunghi formidabile, poche squadre possono permettersi due giocatori del calibro di Mancinelli e Amoroso, che uniti ad elementi come Steele e Bowers fanno la differenza. La stessa Verona ha dimostrato di avere una buonissima squadra, anche se abbiamo visto che affrontare Capo d’Orlando non è certo una passeggiata. A parer mio le sorprese del campionato sono state Biella e Veroli".

Italians: Un campionato caratterizzato dalla presenza e dall’importanza di  giocatori italiani di assoluto spessore secondo Fiorello Toppo: "Noi avevamo in squadra elementi come Maresca, Pinton e Fantoni, gente esperta e di alto livello, ma abbiamo visto anche tanti giocatori italiani di grande spessore del calibro di Basile, Soragna, Carraretto, Rocca, Maggioli, Di Bella, Mancinelli, Amoroso, Cittadini, Garri e tanti altri, a dimostrazione del livello elevatissimo di questo torneo".

Toppo e Pistoia: Oltre 200 presenze in seconda serie con la maglia di Pistoia e in terra toscana ha anche vestito i gradi di capitano: “A Pistoia ho vissuto anni bellissimi, chiusi con una fantastica cavalcata fino ad arrivare in Serie A. La promozione in massima serie è stato il coronamento di un bellissimo progetto, abbiamo vissuto momenti difficili anche lì, ma a lungo andare il lavoro svolto dalla società ha dato i suoi frutti. Quest’anno Pistoia è arrivata ai play-off in Serie A, un grandissimo risultato, auguro le migliori fortune al team toscano, sono molto legato a loro e ho tantissimi amici lì, spero possano fare sempre meglio, hanno dimostrato di sapere cosa significa progettazione".

Lo “zio” Gek: In toscana Fiorello Toppo ha lasciato tanti amici, tra cui un autentico totem del basket italiano del calibro di Giacomo Galanda, un campione che ha annunciato il suo ritiro dalla pallacanestro a fine stagione: "Che dire di Gek, oltre ad essere un grandissimo campione è una persona eccezionale, con lui ho legato tantissimo e siamo diventati grandi amici. E’ un’autentica istituzione nel mondo della pallacanestro, uno di quei personaggi che non può che far bene all’intero movimento cestistico italiano, secondo me andrebbe utilizzato per promuovere il basket in Italia. Gente come lui, Pozzecco, Basile, Soragna, Marconato e Bulleri hanno rappresentato una generazione di ferro, alla quale siamo ancora legati tantissimo. In questo momento la pallacanestro in Italia non sta attraversando un momento brillantissimo, a parer mio questo bellissimo sport andrebbe valorizzato, il basket non può diventare uno sport di nicchia. La pallacanestro meriterebbe una maggiore visibilità a livello nazionale, inoltre bisognerebbe lavorare tanto sui giovani, anche nelle scuole, in quest’ottica una persona come Gek Galanda potrebbe rivelarsi fondamentale per promuovere l’intero movimento cestistico italiano".

Barcellona bis, perché no? "Ho un contratto in essere con la Sigma Barcellona, presto discuteremo con il presidente Immacolato Bonina e vedremo se ci saranno i presupposti per continuare a giocare in Sicilia anche la prossima stagione. Mi sono trovato benissimo a Barcellona, l’ambiente è molto caloroso, i tifosi sono sempre stati stupendi e ci hanno applaudito anche quando abbiamo perso. Ho bisogno di un po’ di tempo per ambientarmi in un posto nuovo, man mano che siamo andati avanti mi sono trovato sempre meglio a Barcellona e ho legato tantissimo con tutti. La scorsa estate sono stato contattato dal general manager Antonello Riva, la voglia di vincere e le grandi ambizioni del team barcellonese mi hanno convinto ad accettare questo progetto e a mettermi in gioco. Il prossimo anno, comunque, mi piacerebbe continuare a lottare per qualcosa di importante, ho sempre anteposto gli obiettivi della squadra allo scoring personale e continuerò a farlo".

Fabrizio Bertè