Dominic James: «Che tensione in quel momento, è stato un bel sogno»

Basta poco, a volte, per passare da oggetto misterioso e sempre sotto esame a idolo indiscusso di una tifoseria. E se, almeno per ora, sul campo ci si aspetta tanto di più, il "numero" messo in piedi domenica, nel corso della gara delle schiacciate dell'Ali-Star Game - gara nella quale la sua ultima schiacciata è materiale per video di altissima qualità - è certamente di altissimo impatto emotivo. Dominic James, dopo una schiacciata da NBA, ha chiamato in campo la sua fidanzata, Angela Phillips, e le ha chiesto la mano. In visibilio i cinquemila di Biella a felicitarsi con il play della Trenkwalder visibilmente emozionato e improvvisa impennata di consensi e popolarità anche tra i tifosi biancorossi, che per un attimo dimenticano il lato cestistico.
Dominic, innanzitutto congratulazioni. Grazie, sono davvero felice. Sai che tutta l'Europa cestistica parla di te?
Ho visto. Mi sono arrivati tanti messaggi da parte dei fans di tanti paesi che hanno visto il video. Sono felice perché volevo che la cosa fosse a effetto e ci sono riuscito.
Permettici, come ti è venuto in mente di organizzare una proposta simile?
Era da qualche giorno che pensavo al come poter chiedere la mano ad Angela. Inizialmente non sapevo di partecipare alla gara delle schiacciate, ma quando me l'hanno comunicato e ho accettato ho collegato le due cose; c'è una grande atmosfera durante queste sfide ed ero certo di poter cogliere di sorpresa la mia ragazza.
Il risultato ti soddisferà di certo, non solo per la risposta affermativa della tua ragazza, ma per la reazione del pubblico, giusto?
Certamente. E' stato come un sogno che si realizza; anzi, forse è andato tutto molto meglio di quello che mi potevo aspettare.
Lei se lo aspettava?
E' da diverso tempo che parliamo di noi, del fatto che dovremmo portare la nostra relazione a un livello successivo. So che lei desiderava tanto questo passo e ora anch'io mi sento pronto.
Le prime schiacciate fallite allora avevano un motivo: eri nervoso...
Non potete immaginare cosa avessi dentro in quei minuti (ride): mi sono passati davanti mille momenti della mia vita, come se facessi un enorme sogno. Anche la sera prima non sono riuscito a chiudere occhio, ero tesissimo.
Tra l'altro, complimenti per la seconda schiacciata. Non se ne vedono tante così in Europa...
Forse avrei dovuto farla per prima per rimanere in gara, ma credetemi, non era la cosa principale a cui pensavo. Volevo impegnarmi, ovvio, ma avevo in testa il "post-gara".
Come ti sei sentito quando l'hai abbracciata a risposta affermativa ottenuta?
Ero sollevato ed entusiasta. In quel momento, guardandole la mano, ho realizzato che l'anello non era più nel mio taschino - dove ha passato gli ultimi giorni -ma al suo dito; ero stanco di portarmi in giro l'anello senza poterle fare la proposta.
Ora si torna alla vita da atleta. Domenica c'è una sfida importante per Reggio.
Sì, ora si torna al lavoro, anche mentalmente. Dobbiamo essere pronti e concentrati. La pausa per l'All-Star Game ci ha ricaricato ed è tempo di buttare nuovamente tutto quello che si ha in campo.
Alessandro Caraffi