A1 F - Oxygen, Giulia Natali "La prima vittoria ci regala entusiasmo"

Giulia Natali
Giulia Natali
© foto di Oxygen/Elio Castoria

Determinazione, concentrazione e “giovane esperienza” al servizio della Oxygen Roma Basket. Questo è l'apporto che dà costantemente alla squadra Giulia Natali. Dopo le avventure a Vigarano, Venezia e Lucca la guardia italiana quest'estate è sbarcata nella Capitale con la voglia di crescere e raggiungere grandi obiettivi.

Domenica le ragazze di coach Di Meglio hanno centrato la prima storica vittoria per il club romano: "E' stato bellissimo vincere la prima partita qui a Roma. L'unica pecca è stata veramente non poter giocare al Palazzetto dello Sport, per fortuna tra poche settimane avremo la cornice che meritiamo noi e la città di Roma. Questa vittoria è stata veramente una boccata d'ossigeno, ci serviva sia per l'entusiasmo sia per gli sforzi settimanali durante gli allenamenti. È importante lavorare bene, però avere un risconto sul campo ci fa tranquillizzare, abbiamo sbloccato la classifica dopo un inizio difficile di campionato con partite sempre molto equilibrate".

La squadra ha ancora da limare dei dettagli e Giulia sa bene cosa fare: "Con la squadra e il coach mi sto trovando veramente bene, stiamo lavorando tanto per migliorare. La nostra non è una squadra che si risparmia, se dobbiamo restare in palestra 3-4 ore nessuna di noi si tira indietro. Siamo molto concentrate su quello che dobbiamo fare e sugli obiettivi stagionali. Stiamo lavorando molto a livello difensivo perché è lì che abbiamo riscontrato alcuni problemi. Manca ancora un po’ di alchimia in attacco ma è semplicemente legato al fatto che siamo tutte nuove e ci dobbiamo ancora conoscere. Certo, solo il tempo ci potrà aiutare per creare l'intesa vincente durante le partite. Io forse sono un po' più fortuna perché ad esempio qui gioco con la mia grande amica, Caterina Gilli. Ci conosciamo da quando siamo piccole, vivevamo nella stessa città e abbiamo passato diversi anni in cui stavamo tutti i giorni insieme. Adesso essere qui a Roma con lei è qualcosa di speciale".

L'esperienza a Venezia, oltre ad essere stata molto proficua con la vittoria del campionato e della Supercoppa, è stata fondamentale per la sua crescita: "Venezia è stata un'esperienza molto formativa per me perché ho toccato con mano un livello veramente molto alto. Mi ha aperto gli occhi, ho scoperto il campionato italiano da un nuovo punto di vista. Mi sono confrontata per la prima volta con atlete di spessore internazionale, allenarmi tutti i giorni contro Yvonne Anderson mi ha formato tanto come giocatrice. A quei tempi mi dovevo conquistare veramente tutto, anche un solo minuto in campo. È stato un anno difficile ma formativo ed emozionante soprattutto poter giocare in EuroCup".

Natali ha già collezionato diverse gioie con la Nazionale italiana: "Tutte le estati che ho passato con la Nazionale mi sono sempre divertita tantissimo. Sentivo tante ragazze lamentarsi per non poter andare in vacanza e rinunciare magari ad un mese di mare, io per fortuna non ha mai sofferto questo aspetto. Ho sempre vissuto questi momenti con il sorriso e felicità. Ho fatto tutto il percorso con le giovanili e ho assaporato anche la nazionale senior, so che vuol dire vincere una medaglia con la maglia azzurra ed è un'emozione indescrivibile. Tutte le atlete aspirano a questo, è l'obiettivo di una intera carriera. Per me è motivo di grande orgoglio giocare per l'Italia".

Giulia alla fine però è una ragazza semplice a cui piace godersi il tempo libero: "Lontano dal campo sono una persona molto tranquilla, nulla di stravagante. Mi piace molto visitare e andare in giro, quindi il fatto di essere a Roma mi rende molto felice perché quando ho bisogno di staccare un attimo vado in centro e trovo di tutto. Qui non ho nessun motivo per lamentarmi, ho tutto. Quando sono a casa invece sono come tutti: Netflix, musica, letto e via".

Nonostante la sua giovane età, le idee di Giulia per il futuro sembrano già abbastanza delineate: "Sto studiando scienze motorie. Per il futuro mi piacerebbe non allontanarmi da questo mondo, non voglio perdere la pallacanestro per sempre. Quindi ho l'idea di ricoprire il ruolo da dirigente o magari, grazie al mio percorso di studi, diventare preparatrice atletica. Sicuramente escludo l'idea di diventare allenatrice, preferisco ricoprire un'altra figura all'interno di una squadra. Mi piacerebbe molto seguire le nuove leve e aiutarle a crescere per far diventare un sogno realtà".

Giulia è riuscita a trovare la chiave del successo grazie alla famiglia e ai giusti allenatori: "Avere delle figure intorno a te che ti aiutano è molto importante. La famiglia è tutto perché ti trasmette determinati valori, anche i giusti allenatori o amici fanno la differenza. Poi è ovvio che devi essere anche un po' fortunata, perché se trovi l'allenatore che crede in te e ti fa crescere riesci a giocare al meglio. Io sono stata fortunata, ringrazierò per sempre determinate figure che hanno dato il via alla mia carriera. Senza di loro non sarebbe andata così. Il mio consiglio a chi vuole fare questo nella vita? Lavorare sempre e duramente perché alla fine tutti gli sforzi ripagano e avere sempre il sorriso, perché se comincia ad essere un peso è difficile andare avanti".