LBA - Presenze nei palazzetti: attenzione al boomerang del 100%!

24.09.2021 02:10 di Umberto De Santis Twitter:    vedi letture
LBA - Presenze nei palazzetti: attenzione al boomerang del 100%!

Sembra quasi che i potenziali spettatori siano più prudenti nel contrasto alla diffusione del Covid-19 dei nostri governanti in Legabasket e FIP che ad ogni piè sospinto ripetono all'infinito la richiesta di apertura al 100% (e questo vale per volley, calcio, teatri, cinema, discoteche ecc. ecc.).

E' un peccato non aver riempito il palasport. Noi stessi, presenti per seguire da vicino le gare della Supercoppa e senza alcun fastidio dovuto all'uso prolungato della mascherina - che toglie il respiro soltanto a chi se ne fa una idiosincrasia -, abbiamo avuto i nostri piccoli brividi di soddisfazione nel sentire tambureggiare la palla sul parquet, o lo strisciare delle scarpe, o le urla dei giocatori nei contatti sotto canestro. E gli incitamenti dei tifosi presenti.

Anche se non siamo alla fine delle restrizioni, e se le assicurazioni dei politici che presto si potrà arrivare alla copertura completa dei posti disponibili (il famoso 100%), sembra che nessuno voglia far caso al fatto che non si raggiungano ancora le capienze consentite.

Nemmeno il calcio sfugge a questa considerazione, e i conti sono stati fatti dal portale Worldfootball, che ha rilevato come nessuna squadra della serie A di calcio in queste prime cinque giornate abbia avuto una media spettatori pari al tetto del 50% fissato dalla normativa. 

Gli stadi sono riaperti, i tifosi sì sono tornati, ma senza quell’entusiasmo e quell’affluenza che ci si poteva aspettare dopo un anno di pandemia. Effetto divano? Disaffezione verso un prodotto che ha perso molto del suo appeal? Disaffezione generazionale verso nuove forme di intrattenimento popolare?

Ma, mentre il calcio ha i suoi santi in paradiso e i suoi mezzi per salvaguardarsi grazie al colossale giro d'affari economico, politico e sociale, questa tendenza sulle squadre di pallacanestro potrebbe generare enormi complicazioni.

Sono molti i club che hanno pianificato anche quest'anno di coprire il budget con la vendita dei biglietti delle gare. L'anno scorso è stata una tragedia, e gli organi di controllo hanno chiuso un occhio (meglio, tutti e due) su situazioni che in tempi normali sarebbero state inaccettabili. Il boomerang di preventivare incassi che facilmente potrebbero non arrivare è da tenere in grande considerazione.

Nel nostro piccolo, noi possiamo dire che l'esperienza fatta alla Unipol Arena è stata rassicurante. Controlli, richiesta di Green Pass, uso costante della mascherina e in generale un comportamento corretto da parte di tutti sono stati elementi fondamentali della nostra partecipazione sicura all'evento.

Questo sarebbe quello da comunicare a chi ancora sta a casa, a chi vorrebbe accompagnare i figli a palazzo per trasmettere le proprie passioni, a chi vorrebbe assistere a un grande o piccolo spettacolo sportivo.

Ancora, attenzione al caro biglietti. Se qualcuno pensasse di ottenere con 1.000 persone un incasso come se ce ne fossero 3.500 alzando i prezzi, andrà incontro a profonde delusioni. Non è il portafoglio che rende le persone più prudenti o più disponibili!