NBA - Il 9 febbraio 1992, Magic Johnson MVP dell'All-Star Game

Una delle pagine più belle e commoventi della storia della NBA è stata scritta il 9 febbraio 1992, quando un Magic Johnson sieropositivo tornò in campo, tre mesi dopo aver annunciato il suo ritiro in una storica conferenza stampa il 7 novembre 1991 .

Nonostante non avesse giocato nella regular season, i tifosi lo avevano comunque votato nell'All-Star Game e la lega aveva quindi autorizzato la sua partecipazione alla kermesse organizzata ad Orlando.

L'All-Star Weekend esce quindi dal quadro dell'incontro dei migliori giocatori NBA, per trasformarsi in un enorme tributo e in un vero e proprio giubileo del playmaker dei Lakers, sorridente come sempre.

"Era la terapia di cui avevo bisogno per continuare a vivere per il resto della mia vita. È stato un grande momento." fu il commento a caldo di Magic a fine partita.

Prestazione semplicemente perfetta: 25 punti (9/12 al tiro e 3/3 da tre punti), 9 assist, 5 rimbalzi e 2 recuperi. Tutte le stelle stanno cercando di togliergli ls luce, ma è la sua serata. Il finale si trasforma persino in una fiaba con una magia a lunga distanza "in fiamme".

"Anche se avessi sbagliato tutti i miei tiri, probabilmente sarei stato applaudito, e lo apprezzo", ebbe a commentare, mentre gli altri protagonisti dell'All Star Game avevano deciso di non giocare gli ultimi secondi per lasciare gli applausi all'eroe del giorno.

La Western Conference schiaffeggia la Eastern Conference 153-113 e il triplo MVP della regular season, cinque volte campione NBA, viene eletto MVP dell'incontro. Una bella lezione, mentre alcuni erano contrari alla sua partecipazione, sullo sfondo della paura legata alla malattia dell'AIDS.

“Ha mostrato a tutti che Magic era tornato. Possiamo giocare contro di lui, senza alcun timore. Penso che sia stato importante per il mondo e per l'AIDS. Ho fatto molto per le persone che hanno questa malattia. L'NBA e l'All-Star Game di Orlando hanno educato il mondo."