Giancarlo Ferrero, dall'ultimo della panchina a simbolo di una città intera

01.04.2016 15:00 di  Alessandro Palermo   vedi letture
Giancarlo Ferrero, dall'ultimo della panchina a simbolo di una città intera

C'è poco da fare, Giancarlo Ferrero è di gran lunga l'uomo del momento in quel di Varese. Da uno qualunque, all'esordio da ventisettenne in Serie A. Da panchinaro a giocatore chiave della propria squadra. Questa è la meravigliosa parabola di un giocatore che è riuscito, nel giro di poche partite da protagonista, a diventare l'idolo del PalaWhirpool. La gente si rivede in lui, nella forza operaia. Perchè in fondo al pubblico piacciono gli atleti che, pur non avendo grossi mezzi tecnici e fisici, pur non avendo chissà quale talento -speriamo non si offenda il buon Giancarlo- riescono ugualmente a lottare con avversari ben più forti ed esperti di loro. Come fanno? Con il cuore. Solo con quello diventi l'idolo delle folle, solo con quello la gente ti acclama e ti adora, solo con il cuore conquisti una città passionale come Varese. E se non sei il solito americano di turno ma un italiano che ha passato una vita intera nelle serie minori, allora tutto questo vale doppio. La tua storia ha un clamore ancor più forte ed avrai sempre l'appoggio della tua gente. La storia di Giancarlo Ferrero è davvero meravigliosa ma non basterebbero cento articoli per raccontarla nel dettaglio. Anzi, in fondo, vederla scritta nero su bianco non renderebbe. Ferrero bisogna vederlo in azione dal vivo per apprezzarlo. L'arte di chiamarsi Giancarlo Ferreo, bisogna ammirarla sul parquet. Il nativo di Bra ha conquistato proprio tutti, anche il capitano dell'Openjobmetis Varese, Daniele Cavaliero. Quest'ultimo -tramite un blog personale- due giovedì al mese, scrive tutto ciò che gli passa per la testa e, nell'ultima puntata, indovinate un po' Cavaliero di chi ha parlato? Ovvio, che domande... "Giancarlo Ferrero eeeeeh oooooh". Scusate ma, con un ragazzo così, ci siamo fatti prendere anche noi dalla passione per questo sport e dal calore della curva biancorossa! Ironia a parte, quanto è bello rimanere sorpresi da certi giocatori...

Potere alla classe operaia. Il sacrificio ripaga, sempre.