Mestre in Serie A2, Ferrari: «Ho ricordato ai ragazzi quanto fossero forti»

Mattia Ferrari, coach della Gemini Mestre, festeggia la promozione in Serie A2 arrivata con la vittoria nello spareggio contro Montecatini. «Il mio unico merito penso sia stato quello di ricordare ai ragazzi che erano forti; da solo, però, anche il miglior allenatore del mondo può fare nulla», ha detto dopo la partita, come riporta Il Gazzettino. «Prima del match un nostro sostenitore mi ha detto: 'Attento, perché se vinci è un attimo passare da Piazza Ferretto a Piazza Ferrari'. Lo ringrazio, però se non ci fosse stata una società in grado di mantenere l'equilibrio in tutti i momenti e un gruppo di giocatori serio e impegnato, non avremmo raggiunto questo obiettivo. Un allenatore può indicare la strada, poi devono esserci quelli che ti seguono. Ecco, se devo dire un mio merito ritengo sia stato questo, oltre ad aver ricordato ai ragazzi sin dal mio secondo allenamento che erano forti, convincendoli nuovamente di ciò dopo che avevano perso fiducia».
La rimonta dal -9. «Vero, eravamo sul -9 a meno di 4' dalla fine, ma è stato un distacco maturato dopo canestri difficili degli avversari. Nel timeout ho detto ai miei giocatori che era ancora lunghissima e di avere pazienza. Da lì abbiamo piazzato un break che ha cambiato la partita, grazie allo spirito e ai grandi attributi di questo gruppo. Vittoria che penso meritata, per quanto, quando vinci all'overtime, significa che c'è stato tanto equilibrio. Abbiamo però preso più rimbalzi, tirato più liberi, tirato di più dal campo: tutti dati che dimostrano una nostra maggiore energia, in grado alla fine di fare la differenza. A chi dedico questa vittoria? A mia moglie».