Cosa sappiamo sulla prossima Eurolega?

10.04.2023 23:05 di  Davide Trebbi  Twitter:    vedi letture
Cosa sappiamo sulla prossima Eurolega?
© foto di SAVINO PAOLELLA

Venerdì prossimo finirà la stagione regolare in Eurolega, la prima senza le squadre russe fin dall’inizio.

La quarta stagione dal 2019/20 con diciotto squadre.

È stato anche l’inizio con due squadre italiane, e questo non accadeva dal 2015/16.

Con la stagione regolare ad una giornata dal suo epilogo e nessuna squadra italiana ai playoff dopo due anni dell’Olimpia, si dovrà sicuramente ragionare con quali squadre ripartire la prossima stagione.

Quest’anno, vista l’esclusione del Cska Mosca, Zenit San Pietroburgo e Unics Kazan per la guerra di febbraio in Ucraina, l’Eurolega, per mantenere il format sempre a diciotto squadre, ha aggiunto oltre alla vincitrice dell’Eurocup la Virtus Bologna e altre due squadre come Valencia e Partizan Belgrado.

La squadra serba ha avuto la wildcard come finalista della Aba Liga (Lega con squadre dell’ex jugoslavia organizzata dalla stessa Eurolega), mentre il Valencia ha avuto la meglio della finalista Bursaspor e della semifinalista Andorra (cruciale retrocessa in Leb Oro) come wildcard da seconda squadra dall’Eurocup.

Tante squadre senza futuro quindi nella competizione, un prossimo anno dove ancora mancherà una delle squadre con licenza pluriennale, appunto la squadra russa Cska Mosca.

L’attuale situazione licenze prevede: le dieci rimaste squadre con quella pluriennale, due con quella biennale, una con la licenza scaduta, la vincitrice dell’Aba Liga, quella che ha vinto Eurocup e infine tre squadre rimaste entrate con wildcard o con raggiunti determinati risultati sportivi.

Le dieci squadre con licenza pluriennale sono Olympiakos Pireo, Panathinaikos Atene, Real Madrid, Barcellona, Baskonia, Fenerbahce Istanbul, Efes Istanbul, Maccabi Tel Aviv, Zalgiris Kaunas e l’Olimpia Milano.

La loro partecipazione scade nel 2026, sono fisse per le prossime stagioni e sono le uniche squadre che hanno potere di voto in ogni quesito proposto ad Eurolega (insieme anche al Cska Mosca).

Le due squadre con licenza biennale sono Bayern Monaco e Asvel Villeurbanne. Entrambe in scadenza nel 2024 sono anche loro fisse nel disputare anche la prossima Eurolega nonostante i mancati playoff. Nella prossima stagione, vista la scadenza di tale diritto, sará fondamentale qualificarsi ai playoff per aver buone chance di conferma.

La licenza dell’Alba Berlino è scaduta al termine di questa stagione. La squadra tedesca però ha una piazza e un’organizzazione che piacciono molto ad Eurolega ed è una di quelle squadre ad aver maggiori chance di conferma.

La Stella Rossa arriva in Eurolega con la vittoria dell’Aba Liga contro il rivale Partizan, ma il suo mancato approdo alla post-season può complicarle la permanenza, però con i playoff acquisiti del Partizan, forse potrebbe bastare approdare in finale di Aba Liga.

La vincitrice di Eurocup era la Virtus Bologna, arrivata dopo aver vinto la seconda coppa dell’organizzazione, il suo mancato approdo nelle prime otto potrebbe complicarle la corsa, nonostante le voci di sponsor della competizione.

Infine le tre rimaste sono Partizan Belgrado, Monaco e Valencia.

Se le prime due con i playoff conquistati hanno per regolamento la garantita conferma nella prima competizione Europea, il discorso cambia per quanto riguarda il Valencia: entrata con wildcard ma senza aver conquistato la qualificazione playoff. 

Quindi la prossima stagione tre squadre non qualificate si giocano due posti per il prossimo anno: Virtus Bologna, Valencia e Alba Berlino.

Se la squadra tedesca ha più garanzie di tutte per ritornare in Europa, sarà Valencia o Virtus per l’ultimo agognato posto.

La squadra italiana, nonostante una peggior posizione finale, parte in vantaggio, e se dovesse vincere una squadra spagnola l’Eurocup, le chances della Segafredo aumenterebbero ancora di più.

Lontana ancora la decisione prevista per fine maggio e metà giugno ma non si escludono già anticipazioni il 18 aprile: il giorno della riunione degli azionisti e della dirigenza ECA, per ora però solo voci.