MERCATO - I talenti nascosti dei campionati europei

Il primo mese della stagione nei campionati europei è andato in archivio, andiamo ad evidenziare le prestazioni di una serie di giocatori - analizzati dal portale specializzato ITALIAN BASKETBALL SCOUTING - che si sono contraddistinti nelle cosiddette leghe minori
Taveion Hollingsworth (AEK Petrolina, 8 games - 18 punti, 8.5 rimbalzi, 3.8 assist) Dopo aver guidato al titolo e alla coppa nazionale la compagine cipriota ha deciso di allungare la propria esperienza sull’isola con l'obiettivo di giocare le coppe europee. Si conferma un esterno di grande energia ed esplosività, impressiona la sua reattività a rimbalzo ma deve rendere il tiro da oltre l’arco dei tre punti più affidabile. Ha già maturato esperienze in Austria e Croazia, giocatore pronto per un ulteriore salto di livello
MJ Randolph (SKN St. Poelten, 6 games - 26 punti, 4.5 rimbalzi, 5.5 assist) Passato sottotraccia nonostante il titolo di MVP della SWAC al college per la sua stagione da rookie si è trovato a Cork in Irlanda dove si è guadagnato un nuovo MVP e la finale per il titolo nazionale. Trasferitosi nel capoluogo della Bassa Austria sta confermando la tendenza a dominare, cifre che lo candidano per un tris ma che soprattutto hanno portato il suo nuovo club in alta quota
Thomas Bell (Nymburk, 12 games - 11.3 punti, 6.8 rimbalzi, 2.6 assist) La compagine ceca è reduce da una stagione di ombre ma con l’arrivo in panchina di coach Tabellini e la rivoluzione nel roster ha preso subito il comando in patria ed è 3-0 in Fiba Europe Cup. L’ala proveniente da Bristol è il perfetto equilibratore di una squadra con tanto talento tra gli esterni e solidi elementi vicino al canestro, il suo impatto sulle gare non è tanto nei numeri del referto a fine gara ma nei dettagli che fanno la differenza
Tajh Green (Newcastle Eagles, 11 games - 13.1 punti, 7.4 rimbalzi, 1 stoppata) Dopo una stagione ad alta quota a Manchester si è trasferito nella più ambiziosa compagine del nord inglese. Adrenalinico, super atleta ma con la tendenza di non avere continuità; contro i London Lions ha fatto vedere grandi cose con 23 punti e tre giorni dopo si è fatto espellere ingenuamente contro il Leicester. Potenziale enorme, da seguire con molta attenzione per capire se migliorerà caratterialmente
Chuba Ohams (Helsinki Seagulls, 7 games - 14.1 punti, 12,6 rimbalzi, 1.4 assist) Segnato dalla sfortuna al college con due gravi infortuni non si è lasciato travolgere dagli eventi, dopo una stagione da rookie in seconda divisione francese la chiamata dai campioni in carica nella terra dei mille laghi dove si sta rivelando una macchina da doppie-doppie. Grande tenacia, un vero e proprio fighter con una mano non proprio delicata ma con tanta energia e voglia di affermarsi
Remy Martin (Keflavik, 5 games - 19.8 punti, 5.6 rimbalzi, 4.6 assist) Nel profondo Nord Europeo sta provando a mettere le basi di una solida carriera professionistica il funambolo ex Arizona State e poi campione NCAA con Kansas. Dopo essere entrato in corsa, senza grandi risultati, al Lavrio la scorsa stagione ha scelto l’Islanda dove giocano a ritmi alti che esaltano le sue indubbie qualità tecniche. Le percentuali al tiro sono troppo basse (27.3% da 3P) ma i numeri per emergere e cercare una nuova occasione a livello più alto ci sono
Corey Allen (Arges Pitesti, 8 games - 14 punti, 3.5 rimbalzi, 5.3 assist) Dopo la stagione da rookie in Lituania si è trovato le chiavi in mano di una delle più ambiziose realtà rumene e ha dimostrato una solidità impressionante. Eccellente selezione dei tiri (62.5% da 2P e 43.5% da 3P) e controllo del gioco che ha permesso alla compagine danubiana di tenere il passo delle più prestigiose Cluj-Napoca e Oradea con il suo gioco magari poco spettacolare ma molto efficace
Tyrn Flowers (Svendborg Rabbits, 7 games - 16.7 punti, 7.6 rimbalzi, 1.6 assist) Ala filiforme che al primo impatto in Europa non aveva trovato il giusto ambiente a Sheffield rimanendo un paio di gare. Ben altro rendimento in terra danese dove il suo gioco perimetrale (38.3% su 6.7 tentativi a gara) apre l’area alle scorribande dei compagni inoltre garantisce una buona presenza a rimbalzo. Il talento è evidente, il fisico esile e un carattere che non pare troppo gladiatorio possono lasciare qualche dubbio
Kimani Lawrence (Duna Aszfalt, 6 games - 15.2 punti, 6.7 rimbalzi in 20.3 minuti) Rendimento in linea con quanto fatto vedere la scorsa stagione a Lugano (QUI l’analisi dello scorso anno) prima del grave infortunio che l’ha messo fuori gioco per tutto l’anno. Percentuali dal campo altissime (66.7% nelle prime uscite) e solida valida presenza a rimbalzo, cerca la continuità per fare un salto di qualità che sembra nelle sue corde. Sfortuna permettendo, al secondo anno da professionista potrebbe consacrarsi
Nick McGlynn (Dziki Varsavia, 7 games - 14.9 punti, 6.9 rimbalzi, 1.3 stoppate) Lasciato il Belgio per approdare in una neopromossa con molte ambizioni e già in lotta per un posto nei play-off. Lungo atletico, verticale e sempre pronto al contatto fisico. Attualmente le percentuali dal campo sono quelli di un videogames (72% da 2P e 80% da 3P) ma anche se caleranno non cambia il giudizio verso un giocatore maturo (classe 1996) con anni di esperienza in Europa e pronto a giocare ad un livello più alto
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