EuroLeague - Virtus, Banchi "Abbiamo portato la gara nel nostro territorio"
Dalla sala stampa della Segafredo Arena arrivano le parole del coach della Virtus Bologna Luca Banchi, al termine della gara con il Maccabi: “Una bella e importante vittoria. Siamo stati solidi e consistenti per tutti i 40’. Il Maccabi ha enorme talento offensivo, l’ha fatto vedere dall’inizio. Siamo stati a contatto nel primo tempo, provando a contenerli non sempre con profitto, poi abbiamo aggiustato alcune cose, soprattutto in attacco, dopo le 10 perse del primo tempo. Non è frequente nel basket europeo vedere le squadre correre da canestro subito. Siamo stati davvero solidi, lavorando su piccoli dettagli. In una partita così devi stare concentrato, non diventare frenetico, e alla fine siamo stati molto intelligenti a incanalare la gara nella nostra direzione, nel nostro territorio. Rispetto al Barcellona abbiamo fatto lo stesso tipo di partita, contro avversari molto diversi. E la squadra ha trovato dentro di sé le risorse per aggiustare le cose e trovare il flusso a noi più congeniale. Ora pensiamo alla prossima partita in trasferta.”
Ogni volta c’è un nuovo protagonista? “Avere cura dei possessi è determinante per noi, abbiamo fatto una grandissima partita difensiva anche con 90 punti subiti. Il Maccabi è una squadra fortemente orientata alla parte offensiva, noi abbiamo cercato di giocare la miglior partita possibile. Ci sono stati tanti protagonisti, più o meno evidenti, con tanti quintetti e buona collaborazione difensiva. Smith ha fatto una buona partita, come molti compagni. Poi siamo sempre in emergenza, Bruno Mascolo si è infortunato mercoledì, oggi Jordan Mickey, tra l’altro lui e Shengelia non si erano allenati ieri. Siamo a gestire l’urgenza e l’emergenza, problemi inevitabili quando giochi con questa frequenza, giocando molto e viaggiando molto accumuli fatica su testa e gambe dei giocatori. È importante spremere risorse ed energie da tutti.”
L’anima della Virtus? "È una squadra che cerca di far tesoro della presenza di tanti giocatori esperti, a ogni livello, dalla NBA all’Eurolega al campionato italiano. E che hanno un vissuto comune, che dà dei vantaggi. Il mio compito era quello di normalizzare un ambiente che aveva vissuto uno stress estivo forse inopportuno, e ritrovare una linea per valorizzare le risorse che abbiamo in organico. E sono tante: grandi campioni, la struttura di gioco lasciata dal precedente allenatore, la cultura vincente del club. In una stagione lunghissima cerchiamo di essere più performanti possibili, per arrivare a essere competitivi domenica pomeriggio, tra meno di 48 ore.”