Matt Rizzetta, da Ascoli a Napoli, dai crediti fiscali al mediatico Shaq

07.06.2025 07:35 di  Umberto De Santis   vedi letture
Matt Rizzetta, da Ascoli a Napoli, dai crediti fiscali al mediatico Shaq
© foto di Ciamillo

Il fenomeno della compensazione tramite F24 utilizzando crediti fiscali per il pagamento delle scadenze con il fisco (INPS; INAIL, IVA ecc.ecc.) è una pratica assai più diffusa di quanto si possa immaginare leggendo sui giornali dei casi di Brescia e Trapani. E' perfettamente legale, nonostante che Michele Spiezia nel suo blog storiesport.it ci faccia notare che per la Covisoc (il revisore dei conti delle squadre di calcio) giudichi “l’operazione comunque vietata” in quanto compensazione orizzontale, roba da avvocati fiscalisti. L'Espresso, in edicola questa settimana, è entrato dentro il fenomeno, confermando nel caso di Valerio Antonini e delle sue squadre di calcio e pallacanestro che l'imprenditore sia stato realmente imbrogliato e che anzi la sua denuncia abbia contribuito a velocizzare le indagini della Guardia di Finanza, benché comunque insieme al suo staff fiscale ci abbia fatto la figura del "chicken". Il che non gli ha risparmiato la penalizzazione che gli è stata inflitta, e nemmeno di dover contrattare con l'Agenzia delle Entrate il pagamento reale dei debiti accumulati, ratealizzandoli in parte come da lui stesso dichiarato, cosa che non dovrebbe scandalizzare nessuno visto che una buona  parte della serie A e della serie A2 ha in bilancio questa voce.

In tutto questo c'è spazio per parlare di Matt Rizzetta. Secondo L'Espresso, l'italo-americano ha debuttato nel mondo dello sport italiano con l'acquisto dell'Ascoli calcio, una delle società coinvolte nell'uso di detti crediti fiscali. Ovvero una delle nove società che l'hanno fatto nel 2024-25 e ben sei hanno passato il vaglio del controllo mentre Brescia, Trapani e il fallito Taranto no. Vedremo come andrà a finire questa storia calcistica, che attende ancora una nuova puntata perché nel caso dell'Ascoli la Covisoc non ha ancora espresso un giudizio definitivo - e questo la dice lunga sugli inevitabili tempi lunghi che generano questo tipo di controlli. Pochi giorni fa Rizzetta ha annunciato l'acquisto del Napoli Basket, terzultimo nello scorso campionato di serie A1, che ha anche la coda legale dell'ex socio di maggioranza che contesta il passaggio delle quote degli altri ormai ex-soci. Secondo L'Espresso il passaggio dell'ex campione NBA, showman televisivo e florido businessman e commentatore televisivo Shaquille O'Neal è poco più che una marchetta mediatica, e non è stato chiarito quale ruolo possa occupare in un affare così piccolo, pur avendo lo stesso confermato il suo coinvolgimento

Quello che rimane è che siamo in presenza di una nuova generazione di imprenditori, spesso raccoglitori di capitali di cui non si può conoscere la provenienza, a proprio agio nel gestire mediaticamente con i social l'opinione pubblica e i fan da una parte, il fisco dall'altra. Fare i soldi con lo sport e segnatamente con calcio e pallacanestro che di quelli di squadra rimangono gli unici professionistici non è facile per nessuno. Ma un'altra generazione, quella dei cosiddetti "mecenati" che a fine stagione chiedevano l'importo del disavanzo e senza batter ciglio firmavano l'assegno a copertura del deficit, è ormai alla frutta e quindi bisogna cambiare modello. Investire nello sport per un ritorno politico e imprenditoriale i soldi da pagare al Fisco non è più conveniente, se si possono spostare legalmente nei paradisi fiscali e la globalizzazione ha spinto altrove i centri decisionali. Crediti fiscali utilizzabili o fasulli che siano, per raggiungere la sostenibilità nello sport ci vuole ben altro, occorre capovolgere le vecchie abitudini e lavorare sodo di marketing. Non facile visto che la gran parte di quelli che decidono oggi rimarrebbero senza lavoro.