Lega A - Avellino, alti e bassi: così i biancoverdi sulle montagne russe

Contro Brescia e la Reyer i record negativi. I 4 punti segnati nell'ultimo quarto al Taliercio pareggiano quelli di Siena nell'ottobre 2005
04.03.2017 08:30 di  Massimo Roca   vedi letture
Fonte: Il Mattino
Lega A - Avellino, alti e bassi: così i biancoverdi sulle montagne russe

E’ una Sidigas da montagne russe, ma purtroppo perdente e che sta concentrando record negativi in uno dei momenti topici della stagione. I 93 punti subiti a Brescia sono stati il massimo stagionale. I 53 messi a segno da Venezia rappresentano addirittura il minimo storico per la Scandone. Avellino aveva subiti gli stessi contro la Benetton Treviso alla sedicesima giornata della stagione 2010-11. Per ritrovare una prestazione così misera dell’attacco avversario bisogna ritornare alla spettacolare gara-4 di semifinale play off dello scorso anno contro Reggio Emilia (97-54). Ma mercoledì sera i punti realizzati dalla Scandone, appena 49, oltre che essere il minimo stagionale tra coppa (il precedente era 59 a Pistoia) e campionato (53 contro il Mornar), rappresentano anche la seconda peggior prestazione di sempre. Lo stesso bottino risale al match di Cantù della stagione 2006/07: 83-49 il finale ai danni dell’Air allenata da coach Boniciolli, alla sua prima stagione in biancoverde, che si salvò solo all’ultima giornata e grazie alla classifica avulsa. In particolare l’1/19 da tre di quella gara è ancora la peggiore prestazione di Avellino in serie A insieme all’analogo risultato del match di Fabriano del 2002/03. Il punto più basso in termini di punti realizzati riguarda la famosa sconfitta di Siena del 2004/05: 87-42 il finale di quella gara che vedeva a referto assolute meteore come Dumas, Willie Taylor, Kere, Sasa Markovic. Fu l’anno dell’infausta retrocessione poi annullata dal ripescaggio. I quattro punti messi a segno nell’ultimo quarto di Venezia sono record negativo assoluto nella singola frazione al pari degli stessi realizzati nel secondo quarto della citata gara del 16 ottobre 2005 a Siena. Tale dato è parente stretto dei soli 6 punti messi a segno nel terzo quarto nella recente sconfitta a Pistoia (67-59 il finale). Che il doppio impegno potesse portare con sé delle discontinuità, anche a strettissimo giro, era nelle previsioni. Ma la Scandone nelle ultime giornate sta palesando un’inversione di tendenza. Gli uomini di Sacripanti si lasciano rimontare. E’ successo proprio a Pistoia (dal +14 del 17’ al -8 finale), in Coppa Italia contro Sassari (+12 al 16’ e -1 al 20’) e si è ripetuto a Venezia. La gara del Taliercio ha portato in dote altre singolarità. In termini di valutazione di squadra, il “51” è il minimo stagionale che peggiora sia il “52” della sconfitta casalinga di coppa contro il Mornar, che il “56” della già citata sconfitta a Pistoia. Cifre lontanissime dal 106 e 104 dei due match contro il Mega Leks o dalle passeggiate casalinghe del girone di andata contro Brescia, Pistoia e Capo d’Orlando (rispettivamente 120, 117 e 116 di valutazione). In termini di valutazione il minimo assoluto della Scandone in serie A resta il “16” totalizzato il 3 febbraio 2013 a Milano (108-57 il finale). Il massimo è “148” realizzato il 15 maggio 2012 a Brindisi (68-112). Continuando a scavare tra massimi e minimi di questa stagione, un altro nervo scoperto è relativo al tiro da tre. Qui le prestazioni sono state le più diversificate. Il peggior dato in termini di percentuale è legato alla sciagurata gara persa in casa contro il Mornar: 5/38 pari al 13,2%. Nella trasferta di Pistoia e nell’ultima gara di Venezia sono arrivate due performance altrettanto deludenti: 3/17 al Palacarrara e 3/19 al Taliercio, ossia il minimo stagionale per triple messe a segno. Un dato diametralmente opposto al 14/25 (56%), massimo in campionato nel match casalingo contro Capo d’Orlando, o dal 15/23 (65%) massimo in Champions nella vittoria interna contro Strasburgo.