Sport e diritti TV, il Governo pronto a cambiare: pronto il nuovo ddl

Come riportato da ItaliaOggi, è in arrivo una rivoluzione per la vendita dei diritti TV. La legge Melandri che dal 2009 regola la vendita e la distribuzione dei diritti audiovisivi sportivi, verrà abrogata. Il nuovo ddl prevede che i diritti potranno essere venduti in esclusiva a un solo operatore per un massimo di tre anni. Di conseguenza, facendo l'esempio con il calcio, alla "prossima asta del 2029 un singolo operatore, tipo Sky, o Dazn, o Prime Video, potrà accaparrarsi l'intera Serie A senza più essere costretto a condividere alcune coesclusive come invece imponeva il concetto del no single buyer della legge Melandri. I diritti tv della Serie A potranno essere venduti in esclusiva anche per durate superiori ai tre anni, ma in questo caso sarà necessaria una valutazione preventiva da parte dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom)".
Altre novità riguardano la ripartizione dei proventi: il ddl prevede "che "una parte prevalente e comunque superiore al cinquanta per cento" venga distribuita in parti uguali tra i club partecipanti (prima la Melandri fissava un 50% da dividersi in parti uguali); che "una parte venga distribuita per meriti sportivi conseguiti nelle stagioni sportive successive al 1999/2000" (prima si era fissato un 28% dei diritti ripartito per meriti sportivi); infine, che una parte dei diritti sia diviso "sulla base della formazione e dell'utilizzo dei giovani italiani" (la Melandri, invece, ripartiva il rimanente 22% soprattutto in base agli spettatori allo stadio e alle audience tv dei singoli club)".