Gli azzurri Over 40 regalano emozioni

09.02.2011 08:33 di  Matteo Marrello   vedi letture
Fonte: Mario Natucci
Un momento della serata Livornese tra la Nazionale Over 40 e i ragazzi di Marco Calamai
Un momento della serata Livornese tra la Nazionale Over 40 e i ragazzi di Marco Calamai

Superando la formazione labronica Socialbasket per 92 a 71, gli azzurri Over 40 sono stati protagonisti al Palamacchia di una bella serata di basket e di beneficenza in una delle città più competenti e appassionate d'Italia. Sempre più spesso la nazionale di Bucci è chiamata a giocare in manifestazioni che coniugano lo sport alla beneficenza, e gli azzurri rispondono volentieri. Beneficenza sì, ma quando c'è di mezzo la gara, non fanno regali o sconti a nessuno. E così i ragazzi livornesi, un bel gruppo di ventenni e teen-agers scattanti e ben impostati, hanno subìto la lezione dei maturi azzurri.
Fantozzi contro Fantozzi - In qualche caso la differenza di età superava i 30 anni, anche perché negli Over 40 c'erano parecchi che la cinquantina l'hanno superata. Come Ponzoni (54), Dal Seno (53), Solfrini (52) e Fantozzi (50). Quest'ultimo poi, ha avuto la ventura di giocare contro il figlio Alessio, 18 anni, che l'ha addirittura marcato. Una bella soddisfazione per un campione che a Livorno, la sua città, ha lasciato tanta nostalgia.
La nazionale di Bucci è stata in cattedra dal primo all'ultimo minuto regalando frequenti sprazzi di bel gioco e riscuotendo consensi dal pubblico. A parte gli aspetti tecnici e l'esperienza, la lezione più importante è stata quella dello spirito con cui hanno affrontato la partita. Entusiasmo, agonismo, collaborazione in difesa e in attacco, generosità: i veri ragazzini sembravano loro, gli atleti dai capelli grigi, che in campo dimenticano acciacchi, stanchezza, noie e preoccupazioni di un'età in cui le candeline cominciano a costare quasi come la torta.
Tesori di esperienza - Gli azzurri, col fromboliere Capone in gran spolvero (top scorer con 21 punti alla fine) , sono partiti subito dando un distacco di una decina di punti ai giovani avversari. Nel secondo quarto i ragazzi livornesi hanno ridotto le distanze ed è sembrato che la loro maggiore freschezza atletica avrebbe finito col mettere in difficoltà i senatori azzurri. Così non è stato. Non solo perché la nazionale ha stretto i denti e ha messo in campo i suoi tesori di esperienza e di tecnica, ma anche perché gli arbitri, che nella prima metà erano stati abbastanza permissivi, hanno deciso di essere rigorosi fino in fondo. I livornesi sulle gradinate sono tornati ad ammirare il loro Alessandro Fantozzi di tanti anni fa, hanno apprezzato la l'efficienza di Dal Seno e di Carney, la solidità di Carera, Ponzoni e Del Cadia, lo stile di Tirel, l'estro di Fastigi, l'atletismo dell'ultracinquantenne Solfrini, la precisione di Capone, la grinta di Allegrini.
E' finita con venti punti di scarto. Anche perché gli azzurroni non hanno giocato al risparmio, e quando c'era da sputare sangue in difesa o da correre in contropiede, non si sono fatti pregare.
I ragazzi di Calamai - La serata ha avuto momenti di grande umanità e anche di commozione quando nell'intervallo sono acesi in campo giocatori gravati da handicap prevalentemente neuro - psichici ai quali l'ottimo Marco Calamai regala - grazie al basket - la gioia di non sentirsi diversi, di misurarsi con gli altri e - soprattutto - con se stessi, di fare progressi preziosi. Orami sono più di venti i centri di basket di questo tipo, ispirati dal fiorentino Calamai e diffusi in tutta Italia. A Livorno questi ragazzi hanno avuto la soddisfazione di assaporare grandi applausi, tributati col cuore dal pubblico: quei canestri realizzati con mani malferme avevano lo stesso valore - se non maggiore - dei gesti atletici clamorosi e scintillanti di un Lebron James. Il pubblico lo ha capito e ha applaudito, col cuore in mano.
Bisognava vedere come brillavano gli occhi ai giovani di Calamai; che saranno disabili, sì, ma abilissimi, eccome, a percepire l'affetto che era diffuso attorno a loro e a trarne un beneficio prezioso.
Famiglia Coraggio - Tutto questo è stato reso possibile dal Socialbasket, che a Livorno esiste grazie all' associazione 'Famiglia Coraggio'. L'incasso della servirà a realizzare una tensostruttura per basket integrato dove possono giocare normodotati e diversamente abili.
I ragazzi di Calamai - così come gli avversari in campi degli azzurri - recavano stampata sulle maglie la scritta "Bravi e non solo": questo motto è stato in effetti il filo conduttore della serata, e ha accomunato tutti quelli che hanno riempito il Palamacchia, dai ragazzi disabili di Calami ai giovani, ai vecchi, al pubblico.
 

Ecco infine le formazioni e i punteggi:
 

Nazionale Over 40: Fastigi 6, Allegrini 2, Fantozzi 6, Capone 21, Solfrini 14, Tirel 15, Dal Seno 8, Del Cadia 8, Carney 9, Ponzoni 3, Carera.
SocialBasket "Bravi e non solo": Cascavilla 4, Cesareo 3, Porcellini 17, Coltelli, Orsini 4, Armillei 7, Ceccarelli8, Galati 2, Barzotti 2, Fantozzi Jr 5, Ferretti 13, Liberati, Marrai 1, Rivano, Salazar 13.

Mario Natucci