Valerio Bianchini: «Il duello Bilan-Shengelia sarà centrale. E occhio a chi marca Cordinier»

Valerio Bianchini: «Il duello Bilan-Shengelia sarà centrale. E occhio a chi marca Cordinier»
© foto di De Lise/Ciamillo

Prima palla a due della finale Scudetto questa sera tra Virtus Bologna Germani Brescia. Ad analizzare la sfida è Valerio Bianchini su La Gazzetta dello Sport. «Bologna ha sostanza: l'aveva lo scorso anno, quest'anno ha una struttura solida. Deve mantenere l'assetto nei momenti belli e anche in quelli diffìcili. Mi piacciono Cordinier e Shengelia, e mi piace l'alternanza tra i due playmaker: Hackett-Pajola. L'esperienza di Hackett (in foto) sarà decisiva: sa leggere le situazioni e segnare nei momenti chiave. Giocano un basket classico, ordinato. La gestione del collettivo e il mantenimento delle qualità saranno le chiavi: la Virtus sa essere tranquilla, si è visto anche nelle due partite a Milano. Brescia? Una volta i criteri difensivi erano più chiari sul pivot. Ora, col tiro da tre, è tutto più precario. Contro Bilan bisogna impedire la ricezione profonda nel post basso, scivolando davanti, costringendolo alla triangolazione. Bisognerà vedere se Bilan lo marca Shengelia». 

Chi saranno i protagonisti della finale«Il duello Bilan-Shengelia sarà centrale. E occhio a chi marca Cordinier, un super atleta di altissimo livello. Con la stanchezza di Pajola e l'età di Hackett, Taylor può aiutare: dà energia, velocità e imprevedibilità a una regia che ne aveva bisogno».