Olimpia Milano, Messina: «Quello che non deve mai mancare è l'intensità difensiva»

Come era già successo nei quarti di finale, l’Olimpia torna a casa dopo le prime due gare giocate in trasferta in una situazione di 1-1. A differenza di quanto aveva fatto nelle tre occasioni precedenti in cui aveva affrontato una serie con il fattore campo contrario, questa volta è andata sotto prima di riemergere nella seconda partita. Nel complesso, a Bologna, l’Olimpia ha giocato difensivamente le partite che voleva. Ha tenuto la Virtus due volte sotto i 70 punti, in questo addirittura migliorando quanto aveva fatto a Trento, e poi nella seconda gara ha giocato ad un livello offensivo in linea con gli standard stagionali. In campionato, l’Olimpia ha vinto l’86.3% delle proprie partite quando ha raggiunto gli 85 punti. E’ riuscita a farlo tre volte nei playoff e ha sempre prevalso. A Bologna, ha segnato dieci canestri da tre punti, soprattutto li ha segnati in momenti cruciali, ad esempio il primo break nel quarto iniziale, poi quando c’è stato da rispondere agli assalti della Virtus. L’altra chiave sono stati i rimbalzi: in Gara 1, la Virtus aveva vinto la battaglia infierendo nel settore menomato dall’assenza di Josh Nebo; in Gara 2, l’Olimpia ha prodotto un autentico sforzo collettivo per rimediare. Sono stati decisivi Shavon Shields e Armoni Brooks in questo. Un altro dato positivo è rappresentato dalla capacità della squadra di rimediare i problemi di falli soprattutto dei lunghi. Coach Messina è stato costretto a modificare la rotazione, ad abbassarsi, a limitare Nikola Mirotic ad appena 19 minuti sul campo, ma ha ricevuto risposte importanti dal secondo quintetto. Ousmane Diop ha giocato una gara importante anche contro Momo Diouf, il centro della Virtus Bologna, molto costante ad alto livello in questi playoff (12.0 punti di media con 9 su 14 dal campo). L’Olimpia conterà anche sul fattore campo che nei playoff è stato spesso di grande impatto tanto più in un Unipol Forum che sarà tutto esaurito.
Così coach Ettore Messina
“Abbiamo mosso di più la palla, ribaltando il lato anche due o tre volte nello stesso possesso e questo ci ha dato la possibilità di eseguire più tiri aperti. Ma le percentuali possono variare, quello che non deve mai mancare in una serie così dura è l’intensità difensiva. Ovviamente, aver tenuto a rimbalzo grazie anche al sostegno delle guardie rispetto a Gara 1 è stato determinante”.
Armoni Brooks, grande protagonista di Gara 2, aggiunge
“Dobbiamo affrontare una partita alla volta, in una serie competitiva, non commettere l’errore di guardare avanti. E’ importante eseguire il nostro piano e pareggiare sempre l’intensità che avranno loro. I miei progressi difensivi fanno parte della crescita che ho tentato di portare avanti nel corso della stagione e sono qualcosa di cui mi sento orgoglioso”.
Note della partita - L’Olimpia è 22-9 in serie di semifinale con un record nelle singole partite di 68-43 dopo Gara 2. Ettore Messina è 101-47 in partite di playoff, 46-12 nei quarti di finale (16-1 in termini di serie vinte-perse). In semifinale ha un record di 30-22 nelle singole gare (13-1 da quando è sulla panchina dell’Olimpia), 8-7 nelle serie. Il Coach dell’Olimpia Milano è primo di sempre per gare allenate nei playoff (148) e gare vinte (101). Shavon Shields è adesso il quinto realizzatore di sempre nell’Olimpia nei playoff con 721 punti segnati: al quarto posto lo precede Bob McAdoo con 732. È anche secondo di sempre per triple segnate con 81. Il primatista è Mike D’Antoni con 105. Infine, Shields aveva cominciato i playoff come 15° realizzatore della storia con 1.009 punti all’attivo. Adesso, sono 1.098 ed è 11° di sempre dopo aver superato i 1.080 di Mike D’Antoni. Renato Villalta con 1.134 è decimo.