LBA - Gigi Datome si presenta domenica prossima da dirigente in carriera

LBA - Gigi Datome si presenta domenica prossima da dirigente in carriera
© foto di SAVINO PAOLELLA

Gigi Datome ha parlato di dove sarà domenica, giornata dedicata al 1° turno della Serie A UnipolSai 2023/24 e all’alzata dello stendardo del 30° Scudetto nella storia dell’Olimpia Milano in una intervista concessa a Piero Guerrini che appare su Tuttosport oggi in edicola.

Tutti al Forum!Sarò a vedere la partita di Milano. Sto lavorando, meglio studiando all'Olimpia da dirigente, il ruolo sarà definito, intanto cerco di guardare e capire tutto, dalla biglietteria al marketing. Mi godo la famiglia, mia moglie Chiara e la piccola Gaia. Vivo il basket sempre con grande partecipazione, ma non avverto la mancanza dell'agonismo. Cioè, so che arriverà quel momento.”

Cosa cambierebbe Datome attualmente nel nostro basket. “Le strutture, non soltanto palasport belli e funzionali, accoglienti. Ma proprio la possibilità di rendere più accessibile la pallacanestro, come ogni altra disciplina: palestre nelle scuole, strutture per le società. Io ho avuto la fortuna di un papà appassionato e visionario che ha costruito il palasport a Olbia nel 1980. Piccolo, certo, ma ancora adesso funzionante. Ora è stato introdotto lo sport nella Costituzione. Vedremo come saranno nutrite queste parole importanti. E dall'anno scorso è stato dato accesso a insegnanti di Scienze Motorie nelle scuole di primo grado. Sono primi passi, ma c'è sempre bisogno di primi passi. Avvicinare i bambini, i giovani alla pratica sportiva, dare lavoro a chi ha competenze è fondamentale, necessario.”

Cosa lo ha reso un giocatore decisivo al massimo livello: “Mi sono sempre divertito tanto, e ho sempre lavorato tantissimo costruendo una fiducia più importante nei miei mezzi e non ho mai avuto paura delle responsabilità. Ma ho anche ricevuto la fiducia dei miei compagni, degli allenatori, forse perché vedevano il mio lavoro. Cominci e vedi che funziona, che sai segnare quel canestro. Del resto uno vive per quei momenti, le partite in cui non c'è più fatica, non c'è dolore, si entra in una dimensione diversa."