NBA - Suns, Kevin Durant: "Se tengo conto del contesto, diranno che cerco scuse"

A differenza di Devin Booker, che ha lasciato il Footprint Center senza rispondere ai giornalisti, Kevin Durant ha parlato in sala stampa di questa eliminazione di Phoenix dalle semifinali di Conference, e soprattutto di questa grande sculacciata in casa.
Come l'anno scorso, contro Dallas, i Suns erano sotto di 30 punti all'intervallo. Kevin Durant non era presente la scorsa stagione, ma il dolore, o meglio l'imbarazzo, è lo stesso.
"È una brutta sensazione... è imbarazzante..." ammette l'All-Star arrivato a Phoenix durante la stagione. “Sono atterrati, ci hanno colpito in faccia con un destro e non ci siamo più ripresi."
Grazie a Cameron Payne, i Suns sono durati sette minuti, poi hanno subito un terribile 23-2 in cinque minuti chiudendo il primo quarto con 44 punti lasciati agli avversari e 18 punti di distacco. Non si riprenderanno più nel secondo tempo.
"Hanno fatto quello che volevano in attacco", continua Kevin Durant. “È difficile in queste condizioni trovare il proprio ritmo e continuare. È difficile quando dai 44 punti in un quarto, poi 37 nel secondo. Con 81 punti subiti all'intervallo, è difficile inseguire."
Una cosa è certa: Kevin Durant non vuole attribuirlo all'infortunio di quest'inverno o al suo arrivo durante la stagione. Nemmeno sugli infortuni di Chris Paul e Deandre Ayton.
"Se prendo in considerazione il contesto, la gente dirà che sto cercando delle scuse", avverte. “Dobbiamo solo fare meglio la prossima stagione. Mi sentivo bene, ma mancavo di coerenza. Ho sentito bene i miei colpi quando mi hanno lasciato le mani, ma non sono caduti (nota: 8 su 19 sui tiri, nessun tentativo da 3 punti!). Questo è il principio stesso di questo sport. È frustrante, ma devi continuare a lavorare."
Andando avanti, rimane fiducioso. Kevin Durant ha spinto al massimo per unirsi a Chris Paul e Devin Booker e crede nel futuro della sua nuova squadra.
“È difficile prevedere il futuro, ma le basi sono buone, anche le infrastrutture, e su questo possiamo contare. Possiamo migliorare, imparare la lezione e andare avanti. Questa rimane una domanda difficile a cui rispondere in questo preciso momento. Sono sicuro che quando arriverà l'estate e comincerà la off season, troveremo delle soluzioni."