NBA - Ja Morant chiede scusa: "Ho realizzato cosa avessi da perdere"
Ja Morant ha saltato nella notte la sesta partita di fila e nella giornata di ieri l'indagine della NBA si è conclusa con una sospensione di appena otto partite. I Memphis Grizzlies ritroveranno quindi la propria stella già prima dei playoff.
Alcune ore dopo la partita dei Grizzlies contro i Nuggets a Denver del 3 marzo - lo ricordiamo -, Morant ha postato un video su Instagram da un nightclub in cui lo si vedeva impugnare una pistola. Poco dopo la guardia All-Star è entrata in un programma di counseling in una struttura in Florida.
"Onestamente, mi sembra che ci siamo messi in questa situazione con i nostri errori del passato, e ora è giusto che ci concentriamo e ci impegniamo a essere più intelligenti e responsabili, ritenendoci reciprocamente responsabili di tutto", ha detto Morant mercoledì durante un'intervista con Jalen Rose di ESPN, riferendosi alla sua cerchia di amici. "Mi sembra che in passato non sapessimo cosa ci fosse in gioco. E ora finalmente ho avuto il tempo di rendermi conto di tutto. Me ne sono reso conto.
Mi rendo conto di ciò che ho da perdere, e per noi come gruppo, di ciò che abbiamo da perdere. Si tratta di essere più responsabili, più intelligenti e di stare alla larga da tutte le decisioni sbagliate".
Nel corso dell'intervista con ESPN, Morant ha parlato anche delle denunce ricevute in passato, tra le quali quella di un ragazzo di 17 anni che lo ha accusato di averlo picchiato.
"La maggior parte delle cose che sono accadute in passato, ovviamente, mi hanno coinvolto anche solo per il fatto di essere lì. Ma tutti gli incidenti di cui si è parlato di recente, nella maggior parte sono una bugia. Non posso parlare troppo di queste situazioni perché sono tutte sotto indagine. Non vedo l'ora di poter finalmente dire la verità", ha detto Morant, che poi riferendosi all'altro episodio aggiunge: "Ma quello che posso dire è che, come ho detto prima, nessuna di queste situazioni rientra nel mio carattere. Sono un uomo di famiglia. Mi prendo sempre cura della mia famiglia. Ho solo controllato che la mia famiglia fosse al sicuro e poi me ne sono andato".
Di seguito l'intervista completa.